FIRENZE – Conosciuto e apprezzato soprattutto per i suoi ritratti, ma che per scene lascive interpretate spesso con tono ironico e allo stesso tempo con estremo realismo, Currin è un pittore figurativo sofisticato sia per tecnica che per spiccata cultura visiva che si avvantaggia anche di una inedita immaginazione e di una maniera figurativa del tutto originale.
Le sue figure, vestite o atteggiate come comparse di romanzi rosa o come imperturbabili manichini di un centro moda, svelano segni ed espressioni di inequivocabile alterazione psico-fisica. L’anatomia sproporzionata, o prospetticamente deformata così come l’espressione facciale, altera l’ideale rappresentazione del corpo o del volto femminile rinascimentale. La sua pittura si situa dunque nella scia di Pablo Picasso e di Willem de Kooning piuttosto che su quella di John Singer Sargent o di Edward Hopper.
Currin affronta generi e stili molto diversi, soggetti nobili e volgari e lo fa in modo ora oltraggioso e perfino grottesco, svelando difetti, vizi, pene, idiosincrasie, il lato patologico della libido e
quello angoscioso dell’eccitazione, inscrivendo ogni elemento perturbante, fosse anche la sofferenza, il dolore, l’angoscia, in una superficie pittorica analoga o contraria.
Ogni suo quadro è anche un omaggio simultaneo alla grande pittura europea e alle sue diverse stagioni: alla pittura rinascimentale (Botticelli e Cranach), a quella manierista (Dosso Dossi e Parmigianino), così come a Tiepolo e Fragonard, a Courbet e Monet, a Magritte e Otto Dix, all’illustrazione pornografica di Giulio Romano e a quella di Paul Emile Becat.
In mostra saranno presentati una serie di dipinti inediti per l’Italia, scelti dall’artista in dialogo con le straordinarie raccolte di pittura e scultura del Museo Stefano Bardini, grandissimo antiquario e collezionista fiorentino del XIX secolo. Si tratta di ritratti familiari (Rachel, sua moglie, i tre figli Francis, Hollis e Flora), di ritratti allegorici (Flora, The Penitent, The Lobster) e di ritratti muliebri (Bent Lady, Anna, Big Hands), di nudi femminili (Nude in a convex mirror), opere presentate per la prima volta in Italia affiancate a Madonne donatelliane, bronzetti e porcellane, cornici intagliate, dipinti seicenteschi, sculture lignee medievali.
In esposizione anche alcuni disegni che ben testimoniano la prodigiosa tecnica di Currin. Questi saranno in dialogo con la “sprezzatura” grafica di Tiepolo e Piazzetta, di cui al Museo Bardini si conserva una serie assai pregevole di esemplari.
Vademecum
Dal 13 Giugno 2016 al 02 Ottobre 2016
Firenze, Museo Bardini
COSTO DEL BIGLIETTO: € 6 intero, € 4,50 ridotto (18-25 anni e studenti universitari).
Gratuito fino a 18 anni; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; guide turistiche, iscritti al Corso di Guida Turistica 2016 e interpreti; disabili e rispettivi accompagnatori; membri ICOM, ICOMOS e ICCROM
Sito ufficiale: www.musefirenze.it