FIRENZE – Al via la quinta edizione del Salone dell’arte e del Restauro di Firenze, che si svolge il 10 e l’11 novembre, alla Fortezza da Basso. La manifestazione è stata anticipata il 9 novembre da un convegno dal titolo “50 anni dall’alluvione”, che si è tenuto al Cenacolo di Santa Croce, nel quale sono intervenuti tra gli altri Marco Ciatti, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Cristina Acidini, Carla Zarrilli, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze e Cecilie Hollberg. Inoltre al Cenacolo è possibile ammirare nuovamente una delle opere maggiormente colpite dall’alluvione del 1966: l’Ultima Cena di Giorgio Vasari.
Partecipano alla kermesse, che si snoda su 3mila metri quadrati di spazio, 120 espositori, provenienti da diversi settori: Area Restauro e Conservazione, Area Formazione, Area Istituzionale, Area Servizi ai Musei, Area Nuove Tecnologie e Consulenze per la Fruizione dei Beni Culturali, Area Retail, Gadget & Bookshop, Area Turismo dei Beni Culturali, Area Ambiente e Beni Culturali. Sono inoltre previsti 80 eventi e la partecipazione di oltre 400 relatori.
Lo stand istituzionale documenterà gli interventi più significativi di restauro realizzati dagli Istituti del MiBACT sul patrimonio culturale danneggiato a seguito degli eventi calamitosi verificatisi negli ultimi cinquant’anni sul territorio nazionale. Si tratta di un’importante occasione per fare il punto sulla prevenzione, sulla tutela e sulle problematiche di intervento e avere un quadro delle prospettive per il superamento delle criticità che affliggono il nostro patrimonio culturale.
Il tema della prevenzione e della tutela del patrimonio verrà approfondito con lo spin off Architettura e Restauro, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze e della Fondazione Architetti, quando avrà luogo il convegno accreditato ”Restaurare l’Arno: l’alluvione di Firenze e le linee operative di prevenzione e ricostruzioni post calamità” previsto il giorno 10 novembre dalle 14 alle 18 presso la sala Forni. Le mostre organizzate durante il Salone 2016 vedranno centrali il tema del riuso, del recupero e della tutela. Da segnalare a tal proposito la mostra di arte contemporanea curata da Francesca Roberti ”Cristalli di Roccia: gli uomini, le rovine” e le mostre organizzate presso lo stand Mibact, dedicate all’ Esposizione archeologica di reperti dal Museo delle Navi di Pisa e i restauri di Populonia e ai principali interventi di restauro effettuati dalla Soprintendenza architettonica sui Monumenti di Firenze, ma anche la mostra ”I colori dell’Alluvione” a cura dell’Archivio Storico di Firenze e a quella dedicata ai Beni Culturali Ebraici in Italia.
Tra gli scopi del Salone c’è anche quello di rinnovare l’attenzione sugli investimenti nel settore culturale e la promozione delle eccellenze artistiche e artigianali, anche per questo sarà assegnato il III ”Premio Friends of Florence – Salone Restauro di Firenze 2016”, in collaborazione con Friends of Florence Foundation. Al progetto vincitore, tra più di cento presentati, andranno 20 mila euro, volti a finanziare un intervento di Restauro, tutela e conservazione su un bene culturale presente in città.
Venerdì 11 novembre, presso la Sala della Scherma, dalle ore 10 alle 17.30, sarà la volta di un convegno sul tema dei Bookshop nei musei toscani come vetrina del territorio e strumento di business e dei Tavoli di lavoro gratuiti e aperti a tutti gli operatori.
Il Salone rappresenta dunque un evento di portata internazionale e di grande importanza per il settore. Organizzato dall’Associazione no profit-Cht Culture Heritage&Tourism e Pld Educational srl, si svilupperà attraverso il confronto diretto, lo scambio di idee con ospiti illustri ed una serie di workshop, incontri culturali, incontri B2B, meeting e tavole rotonde, mostre ed aperture straordinarie. E poi ancora dibattiti su tecnologie innovative e, soprattutto, di prevenzione del patrimonio da catastrofi come guerre, alluvioni e terremoti. A proposito di questo, verrà organizzata una raccolta fondi a favore dei comuni terremotati al fine di sensibilizzare e di sviluppare partecipazione attiva rispetto al tema che ruota intorno a tutto l’evento, quello della tutela del nostro grande patrimonio culturale.