FIRENZE – Si sono conclusi i lavori di restauro della facciata trecentesca del Palazzo dell’Arte dei Beccai a Firenze, sede dell’Accademia di Orsanmichele dal 1974. L’intervento è stato realizzato grazie al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che è intervenuto con 50 mila euro. I lavori, che sono consistiti nel recupero degli intonaci e dei materiali lapidei, sono iniziati i primi di giugno, e sono stati terminati il 6 settembre scorso. Il restauro è frutto della collaborazione tra vari enti ed uffici, tra cui l’Agenzia del Demanio Toscana e Umbria, proprietaria dell’immobile, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Oltre al recupero della facciata, visibilmente danneggiata, è stato realizzato un nuovo impianto di allarme ed è stata risistemata l’illuminazione e la segnaletica antincendio.
Il Palazzo fu la prima residenza della magistratura dei Capitani, in seguito venne invece adibito a sede dell’Arte dei Beccai (macellai). Nel 1585, i macellai furono uniti ai fornai (Arte dei Fornai) e ai venditori di olio (Arte degli Oliandoli), da allora divenne sede dell’Arte di Por San Pietro. A partire dal 1789 ospitò la congregazione di carità intitolata a San Giovanni Battista che col tempo si trasformò in Ente Comunale di Assistenza e rimase nel palazzo fino al 1960. L’edificio venne successivamente acquistato prima dal Banco di Sicilia e poi, nel 1969, dal Demanio dello Stato.
Negli Settanta vennero realizzati importanti lavori di restauro e nel 1974 il palazzo fu concesso all’Accademia delle Arti del Disegno, ovvero la più antica accademia artistica al mondo, fondata nel gennaio 1563 da Cosimo I de’ Medici.
Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, ha così commentato il restauro: “il recupero della facciata, dovuto alla generosità dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, restituisce dignità e decoro al palazzo dell’Accademia (uno dei pochi scampati alle distruzioni del centro storico), ma anche all’intera strada di Orsanmichele, che meriterebbe più attenzioni e rispetto per l’intorno monumentale”.
Mentre Gabriele Gori, Direttore generale Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha sottolineato: “La valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico di Firenze è tra i settori ai quali l’Ente Cassa, fin dalla sua costituzione, guarda con costante attenzione. Una cura che si estende alle grandi istituzioni che fanno parte della storia della città alle quali la fondazione è vicina attraverso diverse forme di sostegno anche in base alle singole necessità. L’intervento di oggi si inserisce in questo contesto, riconoscendo l’altissimo valore di questo prestigioso sodalizio che, in questa nuova stagione, sta dimostrando un particolare dinamismo”.