ROMA – “I Temp(l)i cambiano”, l’opera di Michelangelo Pistoletto, commissionata nel 2009 da Ecodom, il Consorzio attivo nel Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici, sarà esposta presso il Blenheim Palace di Woodstock, nell’Oxfordshire, fino al 31 dicembre in occasione della mostra personale dell’artista biellese, che celebra la sua produzione degli ultimi 50 anni.
La monumentale opera, che ricorda un tempio greco, è diventata il “manifesto” di Ecodom. Ha infatti spiegato Giorgio Arienti, direttore generale del Consorzio: “Siamo orgogliosi che il maestro abbia voluto esporla anche in questa sua personale a Woodstock. Un’occasione unica per dare visibilità, oltre i confini nazionali, a un’opera che è ormai divenuta il simbolo del nostro Consorzio per il suo significato: porre l’accento sulla “responsabilità” a tutti i livelli, nelle abitudini quotidiane, nei processi industriali, nel corretto smaltimento dei rifiuti, come motore per una trasformazione sociale e per uno sviluppo economico sostenibile”.
Alta quasi 3 metri e mezzo, larga oltre 3 e del peso di quasi 300 kg, è stata realizzata con soli materiali di recupero e rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un’opera etica ed estetica, sintesi di bellezza ma anche di attenzione nei confronti dell’ambiente, proprio perché risultato di un riciclo volto ad evitare la dispersione di sostanze dannose. In essa convivono 32 cestelli di lavatrici incastrati l’uno sull’altro che danno vita a splendide e scintillanti colonne e decine di serpentine di frigoriferi che vanno a costituire il fregio del timpano del tempio. In passato l’opera è stata già esposta al Tempio di Adriano, all’Archivio di Stato e al Maxxi di Roma; alla Triennale, a Villa Necchi Campiglio e al Palazzo delle Stelline a Milano, nel chiostro di Sant’Agostino a Bergamo e recentemente alla Villa Reale di Monza.