FIRENZE – Ci sono voluti 8 mesi per riportare al suo splendore la parte sud-ovest della scalinata che porta alla Basilica di San Miniato al Monte a Firenze. Superfici liberate dalle piante infestanti e prima ancora pulite con tecniche restaurative che hanno previsto l’uso anche di resine a scambio ionico e risciacqui con acqua demineralizzata nebulizzata a bassa pressione.
I lavori, costati circa 80mila euro, si sono svolti sotto la supervisione delle Belle Arti e della Fabbrica di Palazzo Vecchio.
Il sopralluogo, a intervento terminato, si è svolto il 12 agosto 2019 alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, degli assessori Tommaso Sacchi e Alessia Bettini e di padre Bernardo, abate della Basilica.
“Un intervento molto importante – ha commentato Nardella – per la manutenzione e la conservazione del patrimonio artistico-culturale della nostra città e si inserisce nel progetto di recupero che ha interessato anche le rampe del Poggi”.
“Il nostro impegno per questo monumento proseguirà con tanto di nuovi investimenti per andare avanti nei restauri di parti così antiche, così preziose e così belle di Firenze. Lanciamo per questo un appello per trovare nuovi investitori e aiutarci a completare il restauro” – ha sottolineato l’assessore Sacchi. Mentre l’assessore ai lavori pubblici Alessia Bettini, ha aggiunto: “Si tratta di un recupero prezioso, che ha riguardato anche la pavimentazione a mosaico, e con ciottoli di fiume”, sottolineando la “maestria e la bravura” con i quali questi interventi sono stati realizzati.