TORINO – La Fondazione CRT assegna fino a 40.000 euro per ogni “cantiere” di intervento per il restauro di beni mobili (tele, organi, statue, arredi lignei) e beni immobili sottoposti a tutela. Parte delle risorse potrà essere destinata anche al recupero di organi storici di comprovato valore storico-artistico.
Oltre alle opere di restauro, i progetti dovranno esplicitare le azioni di valorizzazione che saranno poste in essere per favorire la conoscenza e la piena fruizione dei beni e dei luoghi, migliorandone, ad esempio, le condizioni di utilizzo e di apertura al pubblico.
Possono partecipare al bando enti pubblici o religiosi, associazioni, fondazioni, musei, comitati ed enti senza scopo di lucro: le domande di contributo dovranno riguardare beni per i quali siano già stati predisposti progetti definitivi/esecutivi autorizzati dalle Soprintendenze e cantierabili entro un anno.
Il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia spiega: “Con il bando Restauri e Cantieri diffusi sosteniamo da 15 anni gli interventi che riportano all’originario splendore i beni di pregio di cui il Piemonte e la Valle d’Aosta sono ricchi, con il duplice obiettivo di salvaguardare il ‘bello’ e di mettere il patrimonio storico-artistico al centro della vita dei nostri territori . Il coinvolgimento delle comunità locali nelle varie fasi di recupero, valorizzazione e fruizione futura dei beni contribuisce ad arricchire di valore e di significato, anche sociale, un patrimonio splendido ma, a volte, poco visibile”.
Massimo Lapucci Segretario Generale della Fondazione CRT aggiunge: “Accanto ad alcune nostre grandi opere, come il recupero e la rinascita delle OGR o la partecipazione a iniziative di grande rilievo come le Residenze Sabaude, l’apertura di molti nuovi ‘cantieri diffusi’ sul territorio innesca un circolo virtuoso, non solo per l’attrattività turistica e culturale del territorio, ma anche per l’economia nel suo complesso, generando un effetto ‘volano’ per il lavoro e per le imprese Con il sostegno a progetti cantierabili entro un anno, i contributi messi a disposizione dal bando ‘Restauri’ hanno la caratteristica di essere prontamente disponibili proprio là dove servono”.