PARMA – In occasione della mostra dal titolo “Luigi Magnani L’ultimo romantico”, dedicata a Luigi Magnani fondatore della Villa dei Capolavori, oggi sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, vengono aperti al pubblico gli armadi che custodiscono testimonianze importanti e oggetti preziosi di Magnani stesso e della sua famiglia.
L’iniziativa intende rendere omaggio all’affascinante storia privata di un uomo dal colto e raffinato gusto artistico, che dedicò la sua eclettica collezione alla memoria del padre Giuseppe, grande proprietario terriero e imprenditore caseario, e della madre, la nobildonna Eugenia Rocca di Chiavari, nipote di papa Benedetto XV.
La storia della Villa e del suo proprietario si intrecciano con quelle, non solo dei membri della famiglia, ma anche di personaggi illustri del mondo della cultura, dell’aristocrazia colta e dell’arte, come l’amico pittore Giorgio Morandi, le cui opere sono esposte al piano superiore insieme a tele di Monet, Cézanne e Renoir.
Proprio al piano superiore si trovano le stanze private di Luigi e della madre Eugenia, affiancate dai luminosi corridoi con i guardaroba a muro di fine Ottocento, celati dalla boiserie ad ante laccate di bianco, che venivano utilizzati per ordinare gli abiti di famiglia, i raffinati accessori, i corredi e tanti preziosi ricordi.
Gli armadi custodiscono abiti che permettono di rievocare gli splendori dell’alta società dell’epoca, come ad esempio il prezioso abito da ballo in tessuto arricciato con fili in oro degli anni Venti, indossato da Ada, una delle sorelle di Luigi, fra le prime donne in Italia ad adottare il taglio di capelli a la garçonne. Di Luigi Magnani è esposto anche il frac per le serate di gala e il cappello a cilindro, realizzato a Parigi negli anni Quaranta, che riporta all’interno le sue cifre.
Numerosi anche gli accessori che svelano i gusti del tempo, provenienti dalle più rinomate case di moda dell’epoca, tra cui spicca per la pregevole manifattura l’ombrellino Belle Epoque in pizzo nero e manico in ebano intagliato, oltre alla collezione di cappellini che ripercorrono un lungo periodo di storia del costume con modelli dagli anni Venti agli anni Sessanta.
A completare la raccolta un serie di magnifici corredi ricamati e cifrati fra Ottocento e Novecento, utilizzati dagli ospiti della Villa, come Margaret, sorella della regina Elisabella d’Inghilterra, Giorgio Morandi, Eugenio Montale, Renato Guttuso.
Non mancano poi i documenti di famiglia, oltre alle fotografie d’epoca. Recentemente, infatti, sono state ritrovate nei solai della Villa vecchie pellicole abbandonate da tanto tempo. Sono anche riemersi filmati con Luigi Magnani (gli unici conosciuti), i genitori Giuseppe ed Eugenia, i ricevimenti e gli ospiti della Villa, il parco come era un tempo.
Infine un video documentario, visibile nella saletta video della Villa, scritto e diretto da Stefano Sbarbaro raccoglie questi filmati insieme alla testimonianza di Gian Paolo Minardi, celebre musicologo, sulla passione musicale di Magnani, e di Stefano Roffi, da anni studioso di Magnani stesso.
Vademecum
Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Apertura degli armadi segreti il sabato e la domenica dal 31 ottobre fino al 13 dicembre 2020, oltre a lunedì 7 dicembre (Ponte festivo). Sabato e domenica orario continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Ingresso: € 12,00 valido anche per le raccolte permanenti, il parco romantico e la mostra “Luigi Magnani L’ultimo romantico”.
Le raccolte permanenti, la mostra e il parco sono visitabili anche dal martedì al venerdì, orario 10-18.
Informazioni: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it
Consultare il sito www.magnanirocca.it per le modalità di visita in sicurezza.
Ristorante nella corte del museo tel. 0521 848135