ROMA – Riapre alla Fondazione Memmo, da lunedì 18 maggio, la mostra “Conversation Piece | Part VI – La realtà è ciò che non scompare quando smetti di crederci”, a cura di Marcello Smarrelli.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 15 gennaio 2020, vede protagonisti Corinna Gosmaro (artista, CRT Italian Fellowship in Visual Arts presso l’American Academy in Rome), Philippe Rahm (architetto, borsista presso l’Accademia di Francia – Villa Medici nel 1999/2000 e attualmente residente a Roma) e Rolf Sachs (artista e designer svizzero, che ha da poco stabilito il proprio studio a Roma).
Nata da una serie di conversazioni con Philippe Rahm (Pully – Svizzera, 1967) e dalla sua ricerca tra architettura, arte e design, la mostra testimonia, anche attraverso le opere degli altri artisti coinvolti, una fiducia negli oggetti come possibili agenti di cambiamento.
Rahm presenta Climatic Apparel, due capi d’abbigliamento unisex, due prototipi di quella che l’artista definisce “moda del Nuovo realismo” e che riflettono i principi del pensiero di Ferraris: la fiducia nella possibilità di poter incidere sul reale attraverso l’unione di tecnologie, studio dei materiali e formalizzazione estetica. I due abiti – realizzati in collaborazione con la socia Irene D’Agostino e con il brand francese About a Worker – capaci di reagire alle condizioni atmosferiche, richiamano il tema dei cambiamenti climatici, campo di ricerca dell’artista da diversi anni.
Corinna Gosmaro (Savigliano – Italia, 1987) sperimenta come il dato reale possa costituire il senso più profondo di un’opera d’arte attraverso l’installazione Aria calda. In un perimetro delimitato da un tappeto rosso sono esposte due tipologie di lavori: dipinti realizzati su filtri per l’aria e sculture prodotte con dei corrimani in ottone. Opere create attraverso il riscorso a oggetti d’uso comune, che si caratterizzano per la loro estrema concretezza e si muovono su un terreno liminare tra pittura, scultura e design.
Rolf Sachs (Losanna – Svizzera, 1955) presenta opere realizzate a partire da oggetti di uso quotidiano o elementi naturali, trasformati e riassemblati, capaci di manifestare lo spiccato interesse dell’artista per la componente manuale e la sperimentazione sui materiali. All’ingresso della Fondazione Sachs ha collocato dei container colorati, identici a quelli utilizzati per la raccolta differenziata; ogni container è contraddistinto da un’etichetta legata a uno stato d’animo negativo, invitando così il pubblico, nel momento in cui getterà un rifiuto, a liberarsi metaforicamente di quei pensieri.
In ottemperanza alle nuove direttive di legge in merito alle norme di sicurezza nei luoghi pubblici, l’accesso all’esposizione sarà garantito solo previo appuntamento all’indirizzo mail: fondazionememmo@gmail.com. Gli orari saranno accordati secondo disponibilità.
Vademecum
Conversation Piece | Part VI – La realtà è ciò che non scompare quando smetti di crederci
Curatore: Marcello Smarrelli
Assistente curatore: Saverio Verini
Fondazione Memmo, via Fontanella Borghese 56/b, 00186 Roma
Apertura al pubblico: fino al 30 giugno 2020
Orario: tutti i giorni, su prenotazione, alla mail fondazionememmo@gmail.com. Gli orari saranno accordati secondo disponibilità.
Informazioni: Benedetta Rivelli: +39 06 68136598 | info@fondazionememmo.it | www.fondazionememmo.it