BERGAMO – Il 2019 ha confermato la vocazione internazionale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, con le prime mostre personali in un’istituzione museale italiana di Luke Willis Thompson e Oscar Giaconia, la presentazione del lavoro di Jacopo Miliani nell’ambito dell’undicesima edizione di Artists’ Film International,la trilogia filmica di Driant Zeneli, la prima grande retrospettiva in Italia dedicata a Birgit Jürgenssen, in collaborazione con Kunsthalle Tübingen e Louisiana Museum,e la grande installazione di Jenny Holzer.
Numerose sono state anche le attività collaterali, dagli appuntamenti del Public Program alla performance di Chiara Bersani in occasione del festival Orlando; i laboratori estivi del GAMeC TIME e gli eventi promossi in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo (Il Giorno della Memoria, Carnevale, Sant’Alessandro, Giornate Europee del Patrimonio, Santa Lucia).
Nell’arco di quest’anno sono stati oltre 100 mila i visitatori del Museo, tra le sale di Via San Tomaso e il Palazzo della Ragione, da due anni “sede estiva” della GAMeC, grazie alla stretta collaborazione con il Comune di Bergamo.
Rispetto al 2018 si è registrato un aumento di oltre il 70% dei gruppi scolastici, grazie al lavoro del dipartimento dei Servizi Educativi del museo che promuove visite, progetti e workshop per istituti di ogni ordine e grado e occasioni di formazione per docenti, accanto a proposte rivolte ad adulti, bambini, famiglie e pubblici speciali.
Intanto fino al prossimo 6 gennaio 2020 è possibile visitare le due mostre ancora in corso.
Libera. Tra Warhol, Vedova e Christo – a cura di Beatrice Bentivoglio-Ravasio, Lorenzo Giusti e A. Fabrizia Previtali – mette in relazione le raccolte del museo e lavori di alcuni tra i più importanti artisti della seconda metà del Novecento confiscati in Lombardia – tra cui Jean Arp, Alberto Burri, Christo, Sol LeWitt, Emilio Vedova, Andy Warhol –, celebrando la libertà creativa e l’emancipazione dell’arte dai vincoli della tradizione.
Sta arrivando il temporale, personale di Francesco Gennari, a cura di Lorenzo Giusti, accoglie una serie di nuovi lavori scultorei in vetro, marmo o bronzo e gliautoritratti fotografici “su menta”. I materiali che l’artista utilizza, espressioni di una precisa condizione psicologica, e il richiamo al Minimalismo e alla Metafisica, restituiscono la complessità della sua ricerca attorno al tema dell’autorappresentazione.
Le mostre saranno visitabili l’1 gennaio (14:00-18:00) e il 6 gennaio (10:00-18:00); il museo resterà invece chiuso al pubblico il 31 dicembre. Nei restanti giorni seguirà gli orari tradizionali.
Domenica 5 e lunedì 6 gennaio, in occasione degli ultimi giorni di apertura, sarà possibile accedere con ingresso ridotto a € 3,00.
Il calendario espositivo riprenderà il prossimo 13 febbraio, con la presentazione della mostra di Antonio Rovaldi, Il suono del becco del picchio, parte del progetto con cui la GAMeC ha vinto la quinta edizione del bando Italian Council, il programma di promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.