LONDRA – La Tate Modern di Londra ospita fino al 30 ottobre 2016 una grande retrospettiva dedicata all’artista americana Georgia O’Keeffe, a cura di Tanya Barson. L’artista, morta all’età di 98 anni, è riconosciuta come una delle più grandi pittrici del panorama artistico del suo tempo, o meglio come lei stessa scrisse e puntualizzò “Io penso di essere uno dei migliori pittori”.
La O’Keeffe cominciò la sua attività nel 1908, nella galleria newyorchese del fotografo Alfred Stieglitz, suo futuro marito, nonché “complice” nell’organizzazione di diverse mostre che permisero alla pittrice di essere conosciuta negli ambienti dell’avanguardia newyorchese. La si può oggi considerare come una delle artiste più importanti del modernismo, con una produzione complessa, ampia e variegata nello stile e nei soggetti, che spazia dall’astrattismo alle illustrazioni al carboncino e acquerello, passando per pitture a olio di grande formato e per i soggetti dedicati al mondo animale e vegetale, fonte di ispirazione inesauribile per l’artista.
La rassegna londinese, che vanta oltre 100 opere, racchiude un percorso cronologico che va dal 1916 fino agli anni ’60. Si parte dalle prime opere il cui soggetto predominante è la città, fino ai celebri fiori, letti nel XX secolo quasi sempre in chiave erotica, interpretazione categoricamente rifiutata dall’artista stessa. In realtà la mostra evidenzia come i suoi fiori possano essere ammirati nella loro sensualità apparente, ma concentrando l’attenzione soprattutto sulla purezza delle forme, sui colori delicati e vivaci al tempo stesso e sul talento innovativo della grande e controversa pittrice.
Le opere esposte provengono dai musei statunitensi e da collezioni private, per cui è una occasione straordinaria per il Regno Unito, che di fatto non possiede opere dell’artista americana in nessuna istituzione pubblica.