ROMA – Alberto Garutti (1948-2023), tra le figure di riferimento nell’arte italiana e internazionale degli ultimi quarant’anni, nel corso della carriera ha portato avanti una costante indagine degli spazi e delle dinamiche relazionali tra l’opera, lo spettatore e l’istituzione.
A partire dagli anni ’90, ha rivoluzionato il concetto di arte pubblica, ridefinendone profondamente i processi di creazione. I suoi lavori pubblici sono stati concepiti come sistemi aperti di interazione, forme di incontro tra cittadini, appassionati d’arte e il paesaggio, offrendo sottili letture critiche del nostro tempo.
“Temporali” al MAXXI nel 2009
Nel 2009, Garutti ha inaugurato il MAXXI con l’opera Temporali, un momento significativo nella storia del MAXXI, che ne ha accompagnato la nascita. Quest’opera, visibile soltanto dall’esterno dell’edificio e attiva giorno e notte, ha anticipato l’intensa attività espositiva che avrebbe segnato il percorso del museo.
Giornata del Contemporaneo 2023: la nuova vita di “Temporali”
In occasione della Giornata del Contemporaneo 2023, promossa da AMACI, il MAXXI presenta al pubblico una nuova versione dell’opera, recentemente acquisita nelle collezioni del museo.
L’appuntamento è alle 19:00 in piazza Alighiero Boetti, la piazza del Museo, con gli interventi di Monia Trombetta, responsabile dell’Ufficio curatoriale del museo; Anna Mattirolo e Laura Cherubini, nel 2009 rispettivamente Direttrice del MAXXI Arte e curatrice del progetto Dialoghi con la città, di cui l’opera di Garutti faceva parte; Dora Stiefelmeier, Presidente RAM – Radio Arte Mobile e Mario Pieroni gallerista; Francesco Garutti, Associate Director Programs CCA Montreal e figlio dell’artista.
“Temporali”: l’opera che illumina il cielo di Roma
Progettata da Alberto Garutti per essere installata sul tetto del Museo MAXXI, lungo il prospetto che si affaccia su via Masaccio, l’opera è una grande scritta luminosa, le cui luci aumentano d’intensità ogni volta che un fulmine colpisce il territorio italiano. Quest’opera è frutto della collaborazione con Meteorage, un’azienda specializzata nel monitoraggio dei fulmini.
L’arte di Alberto Garutti: un dialogo con il cielo e la terra
Come descrive l’artista: “L’opera, visibile da vicino ma anche da molto lontano, apparirà come un segno luminoso che si estende nel paesaggio urbano. Concepita per invogliare lo spettatore ad alzare gli occhi verso il cielo che sovrasta il museo, l’opera è un testo nel paesaggio, una soglia tra terra e cielo, una didascalia al panorama celeste. Il tempo presente di Roma e di tutti i cieli italiani. Qui, ora.”
Un invito a contemplare l’infinito
La scritta luminosa, con caratteri che riproducono la scrittura autografa dell’artista, invita il pubblico a diventare parte attiva dell’opera, che si realizza appieno nel rapporto con le persone, nell’incontro con lo spettatore:
Queste luci vibreranno quando in Italia un fulmine squarcierà il cielo durante un temporale. Quest’opera è un tributo a coloro che, passando di qui, alzeranno gli occhi verso l’infinito.
L’arte come ponte tra l’uomo e la natura
“Quest’opera-didascalia – operazione di scrittura nel luogo e sul luogo – nasce con la semplice intenzione di richiamare l’attenzione e la riflessione del visitatore verso ciò che già esiste, verso la scenografia naturale che lo circonda; mira a responsabilizzare lo sguardo. L’opera dichiara allo spettatore il legame tra l’arte e l’energia primigenia della natura, ribadendo il valore dell’arte come ponte tra l’uomo e il mondo. Temporali non è solo una macchina di rilevazione, ma di rivelazione, e non riguarda solo il cielo italiano, ma evoca enigmi universali come l’atmosfera, i fulmini, l’energia e l’intera volta celeste: l’arte che racchiude il senso mistico della natura.” (Alberto Garutti)
Per maggiori dettagli, visita maxxi.art.