BRESCIA – Francesco Vezzoli, bresciano classe 1971, è tra gli artisti italiani contemporanei di maggiore successo al mondo. Dall’11 giugno al 2021 al 9 gennaio 2022 è protagonista, nella duplice veste di artista e curatore di un percorso di collocazione di otto sue opere all’interno dei suggestivi spazi archeologici di Fondazione Brescia Musei.
Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli è il titolo dell’inedito progetto espositivo site-specific, che rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla città di Brescia della Vittoria Alata, il bronzo romano che, dopo il restauro effettuato presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, allestito nuovamente nella sua antica collocazione nel Capitolium del Parco Archeologico di Brescia Romana, dispiega ora le proprie ali sino a toccare la contemporaneità.
Gli interventi di Vezzoli si snodano attraverso Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana, dove si trova la Vittoria Alata, e del Complesso museale di Santa Giulia. Il percorso parte dalla terrazza e dalle prime due celle del Capitolium, proseguendo nel Santuario Repubblicano, fino a giungere nel Teatro Romano, per poi passare alla cappella di Sant’Obizio della Basilica di San Salvatore, nelle Domus dell’Ortaglia e lungo la sezione romana del museo, interessando gli spazi più significativi del sito UNESCO di Brescia, iscritto nella World Heritage List dal 2011 nel sito seriale “I Longobardi in Italia i Luoghi del potere (568-774 d. C.)”.
L’allestimento è stato ideato e curato da Filippo Bisagni che ha collocato le otto sculture su alcuni plinti specificatamente concepiti e realizzati per l’occasione con lo scopo di valorizzare le opere di Vezzoli e, allo stesso tempo, metterle in dialogo con le vestigia romane e longobarde.
Il percorso espositivo permetterà al visitatore di attraversare in ordine cronologico quasi mille anni di storia dell’arte e dell’architettura. Nel percorso si troveranno la Nike Metafisica e altre sette opere dell’artista, tra cui due assolutamente inedite: Achille! un busto settecentesco dell’eroe greco celebrato da Omero, qui rielaborato da Vezzoli in chiave contemporanea, e La Colonne Avec Fin, una statua in bronzo con un’originale testa romana antica. Protagonista incontrastata rimane la Vittoria Alata, vera e propria musa ispiratrice del presente, del cui messaggio l’artista Vezzoli si fa tramite nei confronti del pubblico.
Il progetto è vincitore del bando dell’Italian Council (7. Edizione, 2019) programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, grazie al quale l’opera Nike Metafisica (2019) di Francesco Vezzoli entrerà a far parte delle collezioni del Comune di Brescia gestite da Fondazione Brescia Musei.
Lungi dall’essere una moda del momento, come qualcuno afferma, io credo che il dialogo diretto ed esplicito tra arte antica e contemporanea abbia un grandissimo potenziale di reciproco arricchimento interpretativo, – ha commentato Francesca Bazoli, Presidente di Fondazione Brescia Musei – gettando luce da un lato sulla perdurante capacità del classico di permeare la contemporaneità e dall’altro sulle ineludibili fonti d’ispirazione e confronto dell’arte dei nostri giorni. Sono quindi davvero felice che il ritorno nella nostra città della Vittoria Alata sia onorato anche dalla mostra che oggi presentiamo di Francesco Vezzoli, uno degli artisti italiani più noti al mondo, che ha accettato il nostro invito ad esporre, per la prima volta, le sue opere nella sua città di origine. Così come sono anche felice che proprio Brescia possa offrire a Francesco l’occasione di collocare per la prima volta le sue opere in uno spazio archeologico, dando profondità ed evidenza quasi plastica al dialogo che da lungo tempo l’artista coltiva. Infine, la premiazione dell’Italian Council ha permesso alla Fondazione di acquisire l’opera Nike Metafisica che entrerà a far parte delle nostre collezioni permanenti.
Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei ha sottolineato come Con la mostra Palcoscenici archeologici di Francesco Vezzoli compiamo, come Fondazione Brescia Musei, un ulteriore passo in avanti nella direzione della reinterpretazione del nostro Patrimonio, per poterlo valorizzare. Dopo le “escursioni” nella fotografia contemporanea di Alfred Seiland, nel design di Paolo Tassinari, nell’arte contemporanea “classica” di Emilio Isgrò, poniamo un nuovo tassello con le otto scenografiche contestualizzazioni di Francesco Vezzoli, nelle quali la creazione artistica contemporanea si pone in contrappunto ai nostri spazi monumentali. Francesco Vezzoli rende vivo e vitale il rapporto tra gli artisti contemporanei e il retaggio antico, e lo fa nella nostra piazza del Foro rievocando l’invenzione della piazza Novecentesca di Giorgio De Chirico. Un modo per ricordare che l’archeologia è il vivo esempio su cui improntare l’interpretazione del nostro habitat urbano. Il progetto Palcoscenici archeologici ci permette di percorrere un ulteriore metro nella direzione dell’ibridazione dello spazio museale, con lo spazio civico dell’abitare quotidiano. Questa e le altre collocazioni rendono la nostra archeologia elemento vivo e creativo per il contemporaneo.
Palcoscenici Archeologici prevede anche una serie di appuntamenti legati a importanti istituzioni partner: martedì 22 giugno la Fondazione MAXXI di Roma ospiterà un talk sul tema dell’archeologia in dialogo con l’arte contemporanea, coerente con il percorso internazionale del progetto di Fondazione MAXXI Classic Reloaded; nell’autunno 2021 il King’s College di Londra ospiterà un incontro sulle tematiche del dialogo tra arte classica e contemporanea. Infine, il catalogo edito da Skira verrà presentato a settembre 2021 presso le sedi di Fondazione Brescia Musei.
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Vademecum
PALCOSCENICI ARCHEOLOGICI.
Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli
11 giugno 2021 – 9 gennaio 2022
Parco Archeologico e Museo di Santa Giulia
Via dei Musei, Brescia