ROMA – Dario Franceschini è stato confermato ministro della Cultura nel governo Draghi. Lo ha annunciato il neo presidente del Consiglio Mario Draghi comunicando la nuova squadra di governo, che vede confermati ben nove ministri del precedente Conte bis.
Il Mibact, Ministero dei Beni Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, si chiamerà semplicemente Ministero della Cultura e verrà istituito un Ministero del Turismo guidato da Massimo Garavaglia.
In tweet Franceschni ha commentato: “Grazie al Presidente Mattarella e al Presidente Draghi. Cercherò di onorare al meglio la fiducia, lavorando perché la Cultura italiana sia il motore della ripartenza del Paese. Giusta scelta un ministero per il solo Turismo, così colpito dalla crisi. Buon lavoro a Massimo Garavaglia”.
Dario Franceschini, avvocato, scrittore e politico ferrarese classe 1958, è stato ministro della Cultura nei governi Renzi (2014) e Gentiloni (2018), e ministro uscente dell’esecutivo Conte. Nel corso della sua carriera ha ricoperto più volte incarichi di governo: tra il ’99 e il 2001 è stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nei governi D’Alema II e Amato II; tra il 2013 e il 2014 è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento del governo Letta. In Parlamento, è stato capogruppo dell’Ulivo alla Camera dal 2006 al 2008 e, dal 2009 al 2013, del Partito democratico sempre a Montecitorio. E’ stato inoltre segretario del Pd nel 2009, dopo le dimissioni di Walter Veltroni.
Riguardo la conferma di Franceschini, Italia Nostra “auspica che la riconduzione del Ministero all’ambito esclusivo dei Beni culturali, possa portare al rafforzamento della struttura ministeriale, con l’assunzione di archeologi e storici dell’arte e di nuove figure professionali, fino ad oggi mancanti, nelle Soprintendenze. Un piano straordinario per la tutela dei beni culturali materiali ed immateriali, la valorizzazione del sistema museale italiano e dei suoi depositi, il rafforzamento e messa a sistema degli strumenti digitali a servizio della tutela dei beni culturali, sono politiche strategiche per il Paese e fonte importante di sviluppo economico diffuso su tutto il territorio”.