MILANO – La Fabbrica del Vapore di Milano – Edificio Messina ospita, dal 17 febbraio al 23 marzo, la mostra curata da Pietro Bellasi, Bruno Corà con il contributo scientifico di Aldo Iori, dal titolo Klaus Münch. Gocce di spazi paralleli.
Attraverso un corpus di inediti e di opere degli anni più recenti, l’esposizione illustra l’originale universo creativo dello scultore tedesco, formatosi tra Carrara e Monaco. Il percorso della mostra presenta sculture in plexiglas, grandi opere su carta a grafite e cera, disegni realizzati con resina e pigmenti, dove micro e macrocosmo si riflettono continuamente l’uno nell’altro. Si tratta di opere che, in un continuo rimando tra arte e scienza, evocano la formazione della vita nel cosmo in una concezione spaziale in divenire, avvicinandosi alla teoria degli universi paralleli. In particolare le sculture policrome semisferiche, sorta di “cupole” di varie dimensioni, in cui è possibile scorgere analogie con gli Igloo di Mario Merz, rimandano a pianeti a mondi più vasti, a costellazioni astratte.
I lavori posizionati a terra e alle pareti definiscono lo spazio espositivo, in cui il visitatore è come fosse calato all’interno di una galassia formata da organismi plastici.
Spiega il curatore Pietro Bellasi: “Si tratta adesso soprattutto di “bolle”, di “cupole”, di “calotte”; di forme frattali tridimensionali, incinte, gravide di una misteriosa, arcana quarta dimensionalità di riflessi, di fluorescenze, di barbagli. Anamorfosi di luce, sorprendenti nel loro disvelarsi elementare per disperdersi immediatamente in miriadi disseminate di elementi: come per una porzione di cielo al telescopio o una goccia di sangue al microscopio”.
Come sottolinea il curatore Bruno Corà: “Le colonie formali d’ingrandimenti biologici delle catene cellulari e molecolari che rivestono come micro-affreschi le pareti interne delle calotte di plexiglas di Münch sono il corrispettivo dei paesaggi di Bosch ed Ernst, ma anche morfologie dialettiche con le “Nature” o le “Ellissi” di Fontana, condividendo con esse l’entità spaziale”.
Il lavoro plastico dell’artista è accompagnato anche dal lavoro grafico, il disegno infatti rappresenta un mezzo espressivo di estrema e imprescindibile importanza, che delinea forme riscontrabili anche nelle opere realizzate a grafite, resina e pigmenti.
Infine in esposizione anche gli emblematici scatti che documentano la performance del 2006 al CAMeC di La Spezia in cui la modella all’interno di grandi calotte compie lenti movimenti mimetizzandosi con le superfici di plexiglas, offrendo un’immagine che allude all’origine della vita.
La mostra è completata da un catalogo di Magonza Editore con testi dei curatori e di Aldo Iori.
Vademecum
Klaus Münch. Gocce di spazi paralleli, dal 17 Febbraio 2016 al 23 Marzo 2016
Milano, Fabbrica del Vapore
Info: +39 075 372 1525 atlanteserviziculturali@gmail.com
http://www.atlantecooperativa.it/