ROMA – Dopo sette anni di lavori di restauro, giovedì 22 dicembre riaprirà al pubblico il Braccio nuovo dei Musei Vaticani. La monumentale galleria con copertura a cassettoni e lucernari è un vero e proprio capolavoro del neoclassicismo, realizzato tra 1816 e il 1822 per volere di Pio VII Chiaramonti, sotto la direzione dell’architetto, allora direttore dei Palazzi Apostolici, Raffaele Stern. La Galleria divenne uno splendido spazio espositivo per la statuaria antica, il cui allestimento fu concepito da Antonio Canova.
Si è trattato di “un lavoro di restauro lungo e complesso” ha spiegato in un articolo su ”L’Osservatore Romano” il direttore uscente dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, cui si deve appunto la volontà di questo restauro che ha interessato parecchie centinaia di metri quadrati di superfici dipinte e di stucchi riportati alla loro originale cromia, oltre a circa centoquaranta sculture di medie e grandi dimensioni che sono state pulite, restaurate e riportate al loro candore originario, una volta tolta la patina che le avvolgeva. Sono stati inoltre realizzati interventi sui mosaici pavimentali a cura del Laboratorio restauro mosaici, così come sono stati sistemati i lucernari e rinnovati gli impianti elettrici realizzati dai Servizi tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
“Questo è il lato conclusivo del mio servizio novennale ai Musei Vaticani – ha detto Paolucci – volevo lasciare i Musei Vaticani consegnando il Braccio Nuovo, restituito al meglio della possibile leggibilità. Entrando nel Braccio Nuovo si prova uno stupore armonioso, questo voleva Antonio Canova e sono convinto che i nostri collaboratori hanno saputo restituire esattamente questo”.
“Sono contento di accorgermi che i miei ultimi nove anni come direttore dei Musei Vaticani hanno prodotto più di un risultato, dal restauro della cappella Paolina a quello della galleria delle Carte geografiche, alla messa in opera dei nuovi impianti di climatizzazione, ricambio d’aria, abbattimento degli inquinanti e di illuminazione nella cappella Sistina. Un risultato di cui sono particolarmente orgoglioso è questo che inauguro al termine del mio mandato Vaticano” – ha scritto ancora Paolucci.
I lavori sono stati resi possibili grazie ai fondi stanziati dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e alla generosità dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums. Sono stati diretti dal Reparto Antichità Greche e Romane e da quello per l’Arte dei secoli XIX – XX dei Musei Vaticani, con la collaborazione dei Servizi Tecnici.
La visita al Braccio Nuovo rientra nel percorso espositivo dei Musei ed è inclusa nel biglietto d’ingresso.