PARMA – Luca Vitone (Genova 1964) è protagonista del secondo appuntamento del programma di residenze d’artista Through time: integrità e trasformazione dell’opera, realizzato dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
Nel primo appuntamento l’artista Massimo Bartolini, il 16 febbraio scorso, ha inaugurato l’installazione On Identikit (chiusa con due settimane di anticipo, causa emergenza sanitaria, lo scorso 8 marzo 2020).
Luca Vitone, che ha già preso parte a una residenza presso lo CSAC nel 2017 nell’ambito del progetto #GrandTourists, propone ora per “Through time” proprio l’esito espositivo di quella residenza: Il Canone, un omaggio al concetto stesso di archivio a partire dal furgone utilizzato fino all’inizio degli anni 2000 dallo CSAC per il trasporto e l’acquisizione delle opere e degli archivi. Il mezzo di trasporto – metafora dell’azione del prelevare e dell’agire per la raccolta e la costruzione dell’archivio – sarà allestito nell’imponente navata centrale della Chiesa abbaziale, seguito da una lunga “parata” di lavori e progetti che rappresentano un ampio spettro della ricerca artistico-culturale italiana del Novecento, selezionati dall’artista con un criterio del tutto personale.
“Entrare nell’archivio del CSAC – spiega Vitone – è come immergersi in un mare tropicale, di quelli noti per lo snorkeling. Impossibile non rimanerne affascinati, anche se non si riconoscono i pesci si è frastornati dai colori, dalle forme e soprattutto dalla quantità di animali da osservare. […] Ma c’era una cosa che mi tornava sempre alla mente: un furgone bianco, parcheggiato nell’angolo più lontano del piazzale, come fosse abbandonato, stava lì con la sua scritta sulla portiera ‘Università di Parma’ a testimoniare il suo ruolo passato”.
Il furgone rimanda concettualmente all’opera Das Rudel di Joseph Beuys del 1969, in cui 24 slitte in legno fuoriescono da un vecchio furgoncino Volkswagen. Come per Beuys, anche per Vitone, le 24 opere e oggetti che il furgone dell’Università di Parma lascia dietro di sè sono collegate a episodi autobiografici dell’artista oppure ad autori che hanno profondamente segnato la sua crescita artistica, riscoperti all’interno degli archivi CSAC. Tra questi figurano Ugo Mulas, Alighiero Boetti, Gianni Colombo, Lucio Fontana, Mario Schifano, Mario Nigro, Pietro Consagra, Alberto Rosselli, Afro Basaldella, Luigi Ghirri, Erberto Carboni, Archizoom Associati/Lucia Bartolini, Walter Albini, Giosetta Fioroni, Michelangelo Pistoletto, Maddalena Dimt, Franco Albini, Danilo Donati/Sartoria Farani, Ettore Sottsass jr./Sottsass Associati, Andrea Branzi, la rivista satirica “Il Male” e persino un anonimo, autore di un’imitazione di una lampada di Vico Magistretti.
Nell’abside della Chiesa sarà infine allestito il monocromo intitolato Stanze (CSAC, Parma) eseguito dallo stesso Vitone con le polveri dello CSAC nel 2017, in occasione della sua residenza, e successivamente donato al centro.
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Vademecum
CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
Ingresso
5 euro
Per tutte le riduzioni e informazioni aggiornate: http://www.csacparma.it/visita/
Orari
Mercoledì, giovedì e venerdì 15.00-19.00
Sabato e domenica 10.00-19.00
Per informazioni e prenotazioni
info@csacparma.it; www.csacparma.it