ROMA – È stata riconsengnata dal J. Paul Getty Museum di Malibu una statuetta in marmo raffigurante Zeus, alta 74 cm, databile intorno al 100 a.C. e acquistata dal museo nel 1992. La decisione volonataria da parte del Museo californiano è stata presa recependo le informazioni fornite dalle autorità italiane corroborate dalla recente scoperta di un frammento della statua.
La piccola scultura potrebbe essere stata oggetto di culto in una cappella privata di una ricca dimora greca o romana. Le pesanti incrostazioni marine che la ricoprono fanno supporre un prolungato periodo di immersione in mare. Il lato sinistro della statua, intatto, era probabilmente immerso nella sabbia e perciò protetto.
L’antica scultura è stata consegnata il 13 giugno alle autorità italiane presso la Villa Getty alla presenza del Console Generale italiano a Los Angeles, Antonio Verde, che si è complimentato con la decisione del museo di restituire il reperto: “E’ meraviglioso che il Getty abbia una relazione così positiva con l’Italia, sia riguardo alle restituzioni di opere d’arte che alle mostre speciali e ai prestiti che espongono capolavori italiani al museo”.
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha dichiarato: “Il ritorno dello Zeus in trono restituisce all’Italia un reperto che è parte integrante del patrimonio culturale nazionale. La statua verrà esposta in un primo momento al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per poi venir destinata, una volta determinatane l’esatta provenienza, alla comunità alla quale è stata illecitamente sottratta”.
Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nunzio Fragliasso, ha invece commentato: “Siamo felici di riportare lo Zeus in trono a casa e di poterlo condividere con i cittadini italiani e i visitatori che giungono da tutto il mondo per apprendere la storia e la cultura del nostro Paese”.
Infine il direttore del J. Paul Getty Museum, Timothy Potts ha sottolineato: ”Il Getty dà un grande valore alle sue relazioni con i colleghi italiani nei musei e in altri settori culturali. La decisione di restituire questo reperto da un lato prosegue la nostra pratica di collaborazione con il Ministero per risolvere questioni riguardanti la provenienza e la proprietà di opere della nostra collezione in maniera tale da rispondere a ogni nuova informazione disponibile e dall’altro lato rispetta la buona fede e la missione culturale di entrambe le parti”.