ROMA – Il Pantheon a Roma diventa a pagamento. Il Ministero della cultura e il Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon hanno, infatti, siglato la nuova convenzione contenente il regolamento d’uso della Basilica.
L’atto è stato firmato, alla presenza del Ministro Gennaro Sangiuliano e del vescovo ausiliare di Roma mons. Daniele Libanori, dal Direttore generale della Direzione generale Musei, Massimo Osanna, il Direttore della Direzione Musei statali della città di Roma, Mariastella Margozzi, e il Camerlengo mons. Angelo Frigerio.
“In appena tre mesi – ha commentato Sangiuliano – siamo giunti a definire un obiettivo basato sul buonsenso: far pagare un modico biglietto per il sito culturale più visitato in Italia. Dal pagamento saranno esclusi i cittadini di Roma. Le risorse ricavate, una parte delle quali andrà anche al Comune e una parte destinata ad azioni di sostegno della povertà, saranno utilizzate per la cura e la riqualificazione del Pantheon“
Il biglietto d’ingresso
Il regolamento firmato prevede un biglietto d’ingresso al Complesso del Pantheon di importo non superiore a 5 euro, il cui ricavato sarà così ripartito: 70% in favore del MiC e 30% in favore della Diocesi di Roma.
Ad essere esentati dal pagamento, come già per i musei, sono: i minori di 18 anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche, mentre i ragazzi fino a 25 anni pagheranno 2 euro.
Gli accordi e gli oneri
Il Ministero si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo.
La Diocesi di Roma utilizzerà le risorse per attività caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel suo territorio.
Per la fruizione della Basilica al di fuori degli orari riservati alle funzioni religiose e alle attività pastorali, il Ministero “provvederà a regolamentare il flusso ordinato dei visitatori, con particolare attenzione relativa al rispetto dovuto all’edificio sacro monumentale, al comportamento da tenersi durante la visita e a tutti gli accorgimenti necessari al decoro della Basilica”.
Per chi rimarrà libero e gratuito
L’accesso al Complesso del Pantheon – si legge in una nota – “rimarrà libero e gratuito, oltre che per i casi previsti dalle disposizioni ministeriali in materia, per i canonici del Capitolo della Basilica e per il personale laico e religioso, compresi i volontari, per tutti i chierici e per le guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. Continuerà a essere libero, infine, l’ingresso per l’esercizio del culto e delle attività religiose”.
Con successivi accordi tra il Ministero e il Comune di Roma “saranno disciplinati l’accesso gratuito per i residenti nella Capitale e la destinazione di parte delle risorse all’Amministrazione capitolina“.
Il biglietto sarà introdotto non appena si concluderanno i passaggi tecnici necessari per consentire l’acquisto del tagliando da parte dei visitatori.
La reazione dell’associazione “Mi Riconosci”
L’associazione “Mi Riconosci”, da anni impegnata sul fronte della gestione del patrimonio culturale, stigmatizza la decisione di introdurre il biglietto di entrata al Pantheon e in una nota scrive: “In un momento in cui l’inflazione morde e i nostri salari sono fermi al palo, il Ministero non fa altro che alzare i prezzi dei biglietti: Uffizi, musei statali, e adesso il Pantheon, una chiesa. Spennare i turisti non è la soluzione: è parte del problema“.
Gli attivisti sottolineano inoltre come “il continuo rincaro dei biglietti museali abbia portato negli anni un allontanamento della cittadinanza dai luoghi frequentati abitualmente. Problema particolarmente sentito soprattutto per le chiese, a cui sono stati imposti biglietti in tante città, da Venezia a Palermo. Che il ministero, invece di gestire il fenomeno con lungimiranza, proponga un biglietto a 5 euro per un luogo da sempre gratuito, è surreale. Proponga piuttosto di alzare i salari di chi lavora in appalto, spesso oggi più bassi di 5 euro orari” concludono.