TRIESTE – “Il segno rivelatore di Gillo”, ideata e curata da Marianna Accerboni, non a caso viene proposta a Trieste. E’ infatti la città dove Gillo Dorfles era nato nel 1910, dove era vissuto fino a tutta l’adolescenza e dove si era formato culturalmente a contatto con personaggi del calibro di Umberto Saba, Italo Svevo, Leonor Fini, Leo Castelli, Bobi Bazlen.
Con 130 opere dello stesso critico e pittore, la mostra intende restituire un ritratto inedito di Dorfles, sicuramente più privato e anche ironico. Sono perlopiù disegni e incisioni, alcuni inediti, quelli in esposizione, tra cui anche una ventina realizzati per i nipoti Giorgetta e Piero, così come la serie di animali fantastici e di personaggi, “animati” dal suo inconfondibile segno cromatico. C’è poi Vitriol, il personaggio esoterico che l’artista aveva inventato e in cui si specchiava e riconosceva.
Viene presentato inoltre un raro ciclo di eleganti disegni per stoffe degli anni Trenta e Cinquanta, un servizio di tazze disegnate per la Illy Art Collection, un manifesto pubblicitario per il tartufo d’Alba e quello per La Barcolana, un prezioso gioiello e il bozzetto per alcuni mosaici realizzati dalla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo.
Numerose fotografie inedite, documenti, articoli di giornali, appunti, fanno da corollario al materiale espositivo, completato anche da due postazioni video di approfondimento.
La mostra, promossa dall’associazione culturale Gillo Dorfles, fondata da poco nella casa/studio del grande artista, sarà aperta al pubblico dal 15 novembre al 14 dicembre 2019.
Vademecum
Il segno rivelatore di Gillo
Biblioteca statale Stelio Crise
Largo Papa Giovanni XXIII, 6 · 34123 Trieste
15 novembre · 14 dicembre 2019
da lunedì a giovedì 9.00 – 18.30 / venerdì e sabato 9.00 – 13.30 / domenica chiuso