TORINO – Il 10 marzo il ministro di beni culturali, Dario Franceschini, ha inaugurato a Torino la mostra Da Poussin agli Impressionisti. Tre secoli di pittura francese dall’Ermitage. A Palazzo Madama sono infatti esposte fino al 4 luglio 72 opere provenienti dall’Ermitage, da Poussin a Cezanne, grazie a un rapporto di collaborazione col museo di San Pietroburgo. Sono già tre le mostre portate dal museo nel capoluogo piemontese. Franceschini commentando con soddisfazione la mostra ha sottolineato: “Si tratta di una mostra importante, di grande bellezza e di rigore scientifico. Va nella direzione indicata dal ministero per la promozione dei musei italiani attraverso grandi progetti innovativi e basati su ricerca e capacità manageriali”. Inoltre il ministro ha aggiunto: “Torino si è trasformata trovando la sua vocazione turistica nazionale e internazionale e quello che è avvenuto in questi anni in città con la cultura dimostra che è possibile coniugare tutela e valorizzazione del patrimonio con crescita turistica ed economica. Un esempio per l’Italia”. Ricordando, poi, che quest’anno per la prima volta dopo molti anni il ministero dei Beni culturali ha ottenuto il 27% in più dei fondi rispetto al passato e che la presidenza del Consiglio ha manifestato la volontà di destinare un milione dei fondi Cipe al completamento di alcuni musei e beni culturali da anni in attesa di fondi, Franceschini ha osservato che “questo è stato possibile perché il sistema Paese è tornato a credere nella cultura come veicolo di crescita e di sviluppo”. Ha infine ribadito la necessità di “tornare ai musei, soprattutto statali, quali luoghi di elaborazione e di ricerca, che ospitino mostre non in modo acritico, dunque non solo mostre commerciali ma di alto valore scientifico”.
Soddisfatto anche Mikhail Pitrosvsky, direttore dell’Ermitage e grande estimatore della cultura italiana. “Questa mostra, frutto di un accordo triennale con la città di Torino che ci auguriamo venga ora rinnovato, è conseguenza della riforma dei musei del ministro Franceschini. Siamo onorati di vedere le nostre opere allestite in una mostra incredibile come questa, tra l’altro con un sistema luci che ci fa invidia. Dal canto nostro avremo presto al nostro museo due mostre, una sull’Arte Povera e una sul design automobilistico con prestiti anche dal Museo dell’Automobile di Torino”.
Infine la direttrice della Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni, ha parlato di “un museo dentro un museo, una finestra sulla pittura francese attraverso l’amore della Russia per la cultura europea”. Il sindaco Piero Fassino ha assicurato che l’accordo con l’Ermitage verrà rinnovato: “Torino è sempre più al centro di accordi nazionali e internazionali per arricchire la sua offerta di cultura”.