The Migrant Child, l’opera realizzata da Banksy nel maggio 2019 sulla facciata di Palazzo San Pantalon a Venezia, è stata staccata e trasferita nel laboratorio dove si provvederà al suo restauro prima di essere esposta, con modalità che sono ancora allo studio. Banca Ifis durante la notte ha completato con successo i lavori di messa in sicurezza e salvataggio dell’opera, dopo che l’esposizione alle intemperie ne avevano determinato il deperimento di una porzione pari al 30%. Il bambino naufrago coi piedi immersi nell’acqua della Laguna veneziana intento a chiamare aiuto attraverso una torcia di posizione che emana un segnale color fucsia, tornerà quindi dopo il restauro a dare voce alla poetica di Banksy e alla sua denuncia sul tema delle migrazioni, oltre a testimoniare la sua presenza in Italia poiché l’opera, realizzata sulla facciata di Palazzo San Pantalon nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019, è una delle due sole opere rivendicate da Banksy e presenti su suolo italiano.
La richiesta di salvaguardia dell’opera era stata promossa dal Ministero dei Beni Culturali e accolta da Banca Ifis per volontà del Presidente Ernesto Fürstenberg Fassio. Affidati al restauratore Federico Borgogni, i lavori di messa in sicurezza di The Migrant Child hanno preso il via lo scorso martedì 3 giugno 2025. In questo periodo di tempo, Borgogni ha provveduto a svolgere la fase di depolveratura, i consolidamenti superficiali e di profondità e la pulitura delle superfici, operazioni necessarie per procedere al ristabilimento dell’adesione tra supporto murario e l’intonaco. Quindi ha provveduto a preparare la fase di distacco della porzione di parete su cui è dipinta l’opera. Questa fase si è completa nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 luglio 2025, con l’asportazione di una parte del muro della facciata del Palazzo.

“La scelta di preservare l’opera distaccando la porzione di muro del Palazzo rappresenta una vera e propria innovazione per il restauro a parete in Italia – spiega Banca Ifis in una nota. – La tecnica pittorica utilizzata da Banksy, unita alla natura storica della parete del Palazzo su cui è stato raffigurato il Bambino migrante, hanno reso inutilizzabili le tecniche classiche di restauro usate per affreschi e per la street art. Attraverso il distacco, dunque, Banca Ifis garantisce la piena conservazione e fruibilità di un’opera unica nel suo genere, che è solo la seconda in Italia ufficialmente rivendicata da Banksy”.
La porzione di parete è stata già trasferita in laboratorio per l’esecuzione delle fasi finali di restauro a cura di Federico Borgogni. L’intervento in programma prevede la rimozione selettiva delle aree murarie compromesse, con successivo riposizionamento dell’opera su un nuovo supporto alveolare, idoneo alla conservazione a lungo termine. Seguiranno la stuccatura delle lacune e un’integrazione pittorica a sottotono, condotta con criteri di riconoscibilità e nel rispetto della materia originale. Al termine di questi lavori, il restauro sarà definitivamente completato e l’opera di Banksy sarà nuovamente resa fruibile al pubblico nell’ambito delle progettualità gratuite organizzate da Ifis art in accordo con le Autorità preposte alla tutela del patrimonio artistico veneziano.