NAPOLI – Il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ha siglato un protocollo di intesa con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania. Nell’accordo, sottoscritto dal Direttore dell’Archeologico Paolo Giulierini e dal Provveditore Lucia Castellano, vengono specificate le attività che saranno portate innanzi dalle due istituzioni nel prossimo anno.
Al centro dell’accordo c’è il recupero sociale e culturale dei detenuti che si trovano negli istituti penitenziari della regione: nel rispetto della normativa di settore. Il Museo si configurerà come parte attiva per la realizzazione di laboratori creativi e didattici, tirocini formativi e borse lavoro, con un’attenzione particolare alla proposta di lavori di pubblica utilità inerenti al mondo dell’arte.
“La vocazione di un Museo per il sociale deve diventare identitaria” – Ha sottolineato Giulierini. “Ancora una volta – ha spiegato il direttore – il Museo Archeologico Nazionale di Napoli trova il significato della propria missione nel supporto alle realtà ad alto rischio di marginalità sociale: di recente, abbiamo ospitato una mostra fotografica di ragazzi sottoposti a misure cautelari, adesso rendiamo sistematica la nostra propensione a coadiuvare chi, con grande sacrificio, lavora quotidianamente a contatto con un mondo che è solo apparentemente lontano da noi”.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Pediatri della Campania, saranno inoltre proposti percorsi ad hoc dedicati ai bimbi figli di detenuti, per dare un supporto concreto a quelli che, nella manualistica di settore, sono definiti casi di “genitorialità complessa”.
“Ritengo questo accordo un formidabile strumento per favorire il rapporto tra il carcere e la città. – Ha evidenziato il Provveditore regionale Lucia Castellano – I detenuti offrono le proprie competenze al Museo e beneficiano nel contempo della relazione con il mondo della cultura, aprono la loro mente ad altri scenari, a volte sconosciuti. Ringrazio il Mann e il direttore Giulierini per la lungimiranza e la visione che hanno portato alla sottoscrizione dell’accordo e auspico che si traduca in concrete azioni di rilievo per la comunità dei cittadini, liberi e reclusi” – ha concluso Castellano.