ROMA – Il progetto “Depositi in mostra”, ideato da Edith Gabrielli, Direttore del Polo Museale del Lazio e realizzato da Sonia Martone, Direttore del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, si propone di realizzare diversi obiettivi.
Primo fra tutti è la valorizzazione dei beni da tempo sottratti al pubblico, reimmettendoli nei circuiti della fruizione e della ricerca. Altro scopo fondamentale è quello di porre al centro musei, aree archeologiche e luoghi della cultura del Polo che si trovano fuori dall’interesse della collettività e del turismo. Infine il terzo e ultimo obiettivo è quello di creare una sinergia e una reciproca collaborazione tra differenti realtà operanti sul territorio nel campo della conservazione e della gestione dei beni culturali.
L’esposizione, a cura di Paolo Castellani, storico dell’arte del Polo Museale del Lazio, presenta un trittico in osso, perfetto esempio di oggetto destinato alla devozione privata, largamente diffuso sia in ambito ecclesiastico che civile in epoca tardo medievale.
Il manufatto, che ha come soggetto la Madonna con il Bambino tra i Santi Pietro e Paolo, è stato prodotto da un laboratorio tra i più raffinati per questa tipologia di opere, la bottega degli Embriachi, e si suppone fosse destinato a un personaggio di ambiente romano. Il trittico si caratterizza per la pacata solennità dei gesti e la solida volumetria delle figure. Il soggetto protagonista del manufatto è stato replicato in numerosi esemplari derivati da un medesimo modello. Pochissime sono le varianti formali tra una realizzazione e l’altra, dovute essenzialmente al variare dell’intagliatore e all’epoca di produzione. In questo caso specifico si può supporre che il trittico si collochi sul finire del Trecento.
La mostra costituisce un nuovo e significativo capitolo della collaborazione tra il Polo Museale del Lazio, la Diocesi di Latina, Sezze e Priverno ed il Comune di Priverno indirizzata alla promozione del Museo e, attraverso il museo, di uno dei territori più suggestivi del Lazio.