TREVISO – Una grande retrospettiva al Museo Nazionale Collezione Salce celebra l’eleganza e la raffinatezza dell’arte di Leopoldo Metlicovitz. L’esposizione trevigiana, a cura di Valeria Arena, Daniele Ferrara, Mariachiara Mazzariol, Roberta Rizzato, si sofferma in particolare sul rapporto del grande cartellonista con la Casa Ricordi, esplorando anche aspetti diversi e poco noti della sua amplissima produzione grafica, dai calendari alle piccole locandine.
Fu proprio grazie all’intuito di Giulio Ricordi che Metlicovitz poté esplicare le proprie potenzialità espressive, non solo come grande esperto dell’arte cromolitografica, ma anche come disegnatore e inventore di quelli che allora venivano chiamati “avvisi figurati” e che segnarono anche in Italia la nascita dell’arte del cartellonismo in sintonia con quanto il “modernismo” internazionale andava proponendo nelle arti applicate sotto i vari nomi di Jugendstil, Modern Style, Art Nouveau, Liberty.
Un particolare approfondimento è riservato al tema del paesaggio, apparentemente insolito per Metlicovitz, che al contrario si mostra attentissimo lettore. Si tratta di manifesti turistici o dedicati a prodotti per l’agricoltura, che mettono in piena evidenza il paesaggio, così come i manifesti che promuovono l’uso dell’automobile per i quali l’ambiente funge da sfondo.
In esposizione molti dei manifesti più rappresentativi di Metlicovitz, dedicati a prodotti commerciali e industriali, ma anche a grandi eventi come l’Esposizione internazionale di Milano del 1906, a famose opere liriche, da Madama Butterfly a Turandot.
“A distanza di oltre un secolo – sottolinea il Direttore del Polo Museale del Veneto Daniele Ferrara – alcune opere di Metlicovitz costituiscono ancora delle vere e proprie “icone”: penso ai manifesti per la Turandot e per Madama Butterfly realizzati per le Officine d’Arti Grafiche Ricordi, la storica casa editrice musicale con cui Metlicovitz lavorò. Il ‘riuso’ di quelle immagini, anche al solo scopo di ornamento – di una stanza, di una scatola, di un segnalibro – testimonia la loro incisività, in altra epoca e in altro modo. Così leggiadre e al tempo stesso così dense di significato e capaci sempre di commuovere”.
Vademecum
Dal 16 Maggio 2019 al 13 Ottobre 2019
Treviso, Museo Nazionale Collezione Salce
via Carlo Alberto 31
http://www.collezionesalce.beniculturali.it