OSIMO (AN) – “MADE IN NEW YORK. KEITH HARING e Paolo Buggiani La vera origine della Street Art” è la mostra che dal 23 luglio arriva a Palazzo Campana a Osimo.
L’esposizione analizza le origini di un movimento spontaneo che, da oltre quarant’anni, anima pareti, strade, edifici e ogni superficie su cui gli artisti imprimono nuovi codici della visione. Traccia, altresì, una demarcazione tra la cultura del Graffitismo, quale singolo fenomeno espressivo, legato all’uso della bomboletta spray, e la dimensione più ampia della Street Art, che include invece molteplici linguaggi, graffitismo compreso.
Due i protagonisti dell’esposizione: Keith Haring (1958 – 1990) e Paolo Buggiani (1933). Dell’artista americano vengono presentate 20 opere originali, realizzate sui muri della metropolitana tra il 1981 e il 1983, dell’artista toscano sono invece esposti oltre 20 pezzi, ma anche decine di fotografie che documentano le sue performance e le sue installazioni a New York.
I due artisti si conoscono nella Grande Mela nei primi anni Ottanta. Buggiani percepisce immediatamente la genialità e la potenza creativa del giovane americano e trasformandosi in un collezionista ante litteram, stacca dai muri e conserva una cinquantina dei suoi Subway drawings, le prime opere in gessetto realizzate sulle affissioni nere che coprivano le pubblicità scadute. A testimonianza di questa bellissima amicizia un prezioso disegno di Haring che mostra un uomo con le ali e una dedica: FOR PAOLO.
A Palazzo Campana un’ampia sezione della mostra racconta l’arte di Buggiani, il pattinatore volante di New York, che per l’occasione ha allestito negli spazi del museo alcuni dei suoi animali in lamiera leggera: coccodrilli, serpenti e altri rettili. Inoltre, per l’apertura dell’esposizione saranno allestiti all’esterno alcuni dei suoi coccodrilli. Non potevano mancare il Minotauro e Icaro, due corpi mitologici che hanno attraversato New York e altre città del mondo, giungendo oggi dentro il museo, nel luogo che ne certifica il valore storico.
La mia attività di ricerca – afferma Buggiani – è divisa in due parti: la prima continua il mio gioco intimo della pittura, mentre la seconda mi coinvolge in prima persona attraverso le sculture indossabili, gli oggetti, le macchine metamorfiche inserite nel contesto urbano e nella natura. L’altro mio desiderio è sempre stato quello di volare, ma non avendo mai fatto corsi d’aviatore, ho imparato a farlo simbolicamente con le mie opere d’arte dedicate a “Icaro”, simbolo di libertà e desiderio d’evasione… personaggio disubbidiente e meraviglioso!”.
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Vademecum
Made in New York
Keith Haring e Paolo Buggiani. La vera origine della street art
Osimo – Palazzo Campana – Piazza Dante Alighieri, 1
23 luglio 2020 10 gennaio 2021