Non solo da ammirare, ma anche da esplorare con le mani. La Madonna di Tarquinia di Filippo Lippi, uno dei capolavori del primo Rinascimento, si offre oggi in una forma inedita: una versione tattile in bassorilievo, progettata per essere accessibile anche a persone cieche e ipovedenti.
A realizzarla è Skylab Studios, che ha trasformato un’icona della pittura italiana in un’esperienza sensoriale completa, dove il tatto diventa veicolo di conoscenza e partecipazione.

Inclusione e tecnologia al servizio dell’arte
La tavola tattile si accompagna a una serie di innovazioni tecnologiche pensate per ampliare l’accessibilità della mostra: scrittura braille, rilievo tridimensionale e un QR Code che consente di accedere a una ricostruzione 3D interattiva dell’opera.
Una volta scansionato, il codice permette di ruotare virtualmente la Madonna di Lippi a 360 gradi, esplorandone ogni dettaglio da prospettive inedite, come se si tenesse tra le mani l’opera originale.
Un museo che parla a tutti
Fin dalla sua apertura, l’esposizione ha introdotto strumenti digitali immersivi: video emozionali, touch screen, scansioni 3D e un tour virtuale dello studio privato del cardinale Vitelleschi, arricchendo l’esperienza del visitatore.
Ma è proprio questa nuova versione tattile della tavola a segnare un punto di svolta: non un semplice supporto accessorio, ma un invito a ripensare la fruizione artistica in chiave sensoriale e inclusiva.
Un progetto corale per il centenario del museo
La mostra si inserisce nelle celebrazioni per il centenario del Museo Nazionale Archeologico di Tarquinia, promosse dal Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, in collaborazione con il Ministero della Cultura, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma Barberini Corsini, il Comune di Tarquinia e la Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia.
Fondamentale il contributo del direttore del Parco Vincenzo Bellelli, dell’architetto Melania Bisegna e della dott.ssa Maria Cristina Tomassetti, che hanno affidato a Skylab Studios il compito di trasformare la mostra in un esempio concreto di accessibilità culturale avanzata.
A Tarquinia, il capolavoro quattrocentesco di Filippo Lippi torna simbolicamente nel luogo per cui fu concepito e si reinventa come esperienza sensoriale.
Un’opera che non esclude ma accoglie, che non si limita all’apparenza visiva, ma si offre a chiunque desideri percepirla, conoscerla, viverla. Letteralmente: in rilievo.