MILANO – Il Codice Atlantico raccoglie 1119 fogli autografi di Leonardo, per un totale di circa 1750 disegni. Il nome “atlantico” non indica il contenuto del codice ma il formato delle grandi pagine (che servivano normalmente per confezionare gli atlanti) su cui erano stati incollati i fogli di Leonardo per meglio conservarli e tutelarli da possibili dispersioni. In esso è possibile ritrovare tutte le discipline coltivate dal grande genio di Vinci, dagli anni giovanili fino a poco prima della morte. Dall’architettura e l’idraulica alla medicina e l’ottica, dalla meccanica e l’urbanistica, alla geometria e l’astronomia, dall’anatomia alle diverse arti figurative. Particolarmente interessanti sono i progetti di macchine semoventi, di armi sempre più sofisticate, di ingranaggi e di congegni, dei quali Leonardo ha lasciato stupendi disegni che sono di fatto vere e proprie opere d’arte.
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano celebra i 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci (1452-1519) attraverso quattro mostre, di cui il Codice Atlantico sarà la vera star.
Ad aprire l’anno leonardiano all’Ambrosiana è una rassegna in due tempi, della durata di tre mesi ciascuno, dal titolo “I segreti del Codice Atlantico. Leonardo all’Ambrosiana”, curata dal Collegio dei Dottori della Veneranda Biblioteca, che presenta nel suo complesso 46 fogli, scelti tra quelli più famosi e importanti del Codice.
La prima parte della mostra – visitabile fino 17 marzo 2019 – si apre con i disegni di Leonardo legati in modo specifico alla città di Milano, tra cui spiccano la celebre pianta della città, con la visione del centro di Milano a volo di uccello, lo studio per il naviglio di San Cristoforo, il progetto per il monumento equestre in onore del duca Francesco Sforza e gli studi per il tiburio del Duomo. L’esposizione prosegue con alcuni studi prospettici e progetti di carattere architettonico-militare, oltre ad alcuni fogli che conservano disegni di armi belliche (balestre, fionde e mortai), studi per la costruzione di ali meccaniche destinate a rappresentazioni sceniche e il celebre progetto della cosiddetta “automobile di Leonardo”. La seconda parte della rassegna – aperta dal 19 marzo al 16 giugno 2019 – proporrà invece alcuni progetti per macchine belliche, concentrandosi in particolare sugli studi d’ingegneria civile.
La terza rassegna, dal titolo ”Leonardo in Francia. Disegni di epoca francese dal Codice Atlantico”, si terrà dal 18 giugno al 15 settembre 2019, e sarà curata da Pietro C. Marani. “La mostra – spiega Marani – s’incentra sui disegni architettonici e idraulici di Leonardo eseguiti in Francia tra il 1516 e il 1518, posti tutti tradizionalmente in rapporto con i progetti del Re di Francia Francesco I per una nuova residenza reale da erigersi a Romorantin. Qui il vecchio castello, abitato dalla madre del re, Luisa di Savoia, era già stato oggetto di lavori di riammodernamento e restauro negli anni precedenti, ma la nuova residenza voluta dal re si sviluppa in senso monumentale e urbanistico, e Leonardo, nei suoi disegni, sembra orientarsi al progetto di due palazzi gemelli, uno per il re, l’altro per la regina Claude di Francia, attorniati da canali e padiglioni. Forse i disegni di Leonardo non ebbero seguito ma il castello di Chambord, edificato a partire dal 1519, sembra trasmettere qualcuna delle idee di Leonardo per Romorantin”.
L’ultima mostra che chiude l’anno leonardiano all’Ambrosiana è “Leonardo e il suo lascito: gli artisti e le tecniche”, curata da Benedetta Spadaccini, in programma dal 17 settembre 2018 al 12 gennaio 2020. Racconta la curatrice: ”L’idea di questa mostra nasce dalla necessità di presentare in modo nuovo, agli studiosi e al grande pubblico, una selezione di disegni realizzati da Leonardo da Vinci e dagli artisti della sua cerchia. Per questa ragione i fogli sono stati scelti ponendo l’accento sulle tecniche esecutive e seguendo due linee di studio, che si integrano perfettamente, per ampliare la ricerca e attrarre l’attenzione del pubblico non specialistico. Il presupposto fondamentale di questa mostra è il ruolo centrale svolto da Leonardo nell’introduzione a Milano di nuove tecniche disegnative, nonché i miglioramenti e le sperimentazioni da lui apportati alle tecniche già note. Tutti aspetti, questi ultimi, largamente indagati e sviluppati da una lunga tradizione di studi”.
Vademecum
Dal 18 Dicembre 2018 al 12 Gennaio 2020
Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Piazza Pio XI, 2
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì
Biglietti: Intero 15 €, Ridotto 10 €, Scuole 5 €, Universitari 10 €
Info: +39 02.806921