ROMA – Il Nuovo progetto per il Vittoriano prende il via con la mostra Lessico Italiano, volti e storie del nostro Paese, presentata mercoledì 19 giugno, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli e della direttrice del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli, vera anima dell’iniziativa.
Come evidenziato dal ministro Bonisoli la data dell’inaugurazione della mostra non è casuale. Il 19 giugno è infatti il giorno della ricorrenza della proclamazione del tricolore quale bandiera nazionale della Repubblica.
La direttice Gabrielli ha spiegato: “La mostra parla della nostra identità: nel farlo, essa ci fa capire come i valori risorgimentali del Vittoriano siano ancora vivi e attuali nella nostra moderna democrazia parlamentare”.
“Siamo di fronte a un progetto organico – ha detto il ministro Bonisoli – che vuole dare una lettura più efficace di questo monumento. Fino a ieri il Vittoriano era dedicato al Rinascimento, al Milite Ignoto, alla figura di Vittorio Emanuele. Da oggi diventa qualcosa di più. Diventa un luogo in cui si riconosce, sia sotto il profilo culturale che iconico, l’italianità. Questo progetto nasce dalla volontà di dare una testimonianza dell’immenso patrimonio della nostra cultura, nato molti secoli prima dell’unità politica. Vogliamo spiegare cosa voglia dire oggi essere italiani agli italiani stessi e ai turisti, e come questo percorso si sia dispiegato ed evoluto per secoli”.
Per Bonisoli “E’ proprio la lingua italiana, la cui nascita è precedente all’unità politica, il filo conduttore del primo percorso che abbiamo voluto ideare il punto di prospettiva e di partenza dell’esposizione. Una rappresentazione dei momenti chiave dell’italianità”.
Alla presentazione è intervenuto il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, infatti una parte degli spazi del Vittoriano è gestito dal Ministero della Difesa, che è stato ben lieto di aderire all’iniziativa.
Trenta ha affermato: “ Conservare, valorizzare e, al contempo, promuovere il nostro patrimonio, in tutte le sue forme è un dovere imprescindibile. Un atto dovuto verso i cittadini, verso il nostro Paese e, non ultimo, verso chi ha scritto la sua storia. Ecco perché ho fortemente sostenuto questo progetto interdicasteriale per il Vittoriano. Una iniziativa che consentirà di valorizzare gli attuali spazi espositivi, integrandoli con nuovi itinerari dedicati alla nostra cultura, alla nostra identità, al nostro Paese”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal prefetto Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario del museo della Storia del Risorgimento, “per il raggiungimento di questo obiettivo, un ulteriore risultato che contribuisce a realizzare appieno il grande e illuminato progetto portato avanti dal Ministro Bonisoli per restituire il Complesso monumentale del Vittoriano, nella sua interezza, all’interno della storia del Paese”.
L’allestimento della mostra è stato curato dall’architetta Benedetta Tagliabue che si è occupata del progetto museografico, mentre il racconto virtuale è stato progettato e scritto da Eraldo Affinati.
In concomitanza con la mostra è stata sviluppata anche un’app che fornisce contenuti approfonditi su contesti molto diversi, ovvero il Monumento propriamente detto, gli spazi espositivi e i panorami. Consente di realizzare più percorsi, la visita libera e tre itinerari tematici dal titolo L’arte e l’architettura, Il Risorgimento e Le Forze Armate.
Nella mostra Lessico italiano questa applicazione fornisce un secondo livello di lettura: attraverso le parole di Eraldo Affinati, il visitatore sente gli oggetti presentarsi in prima persona e ascolta un nonno e una nipotina approfondire i temi trattati con un linguaggio semplice e efficace.
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