LUCCA – A Lucca, durante i lavori per la realizzazione di un’isola ecologica, nei pressi della Cattedrale di San Martino, è stata rinvenuta una struttura muraria fatta di blocchi di calcare e ciottoli, con tutta probabilità facente parte di un edificio del VI/VII secolo, forse un complesso ecclesiastico. Ma la scoperta più interessante avvenuta nel sito è quella relativa a una sepoltura cosiddetta “bisoma”, ovvero destinata all’inumazione di due persone. All’interno della sepoltura sono stati rinvenuti due scheletri, uno di donna adulta e uno di bambino, posizionato sul fianco sinistro e con il capo poggiato sulla spalla di quella che presumibilmente era sua madre. I due scheletri sono in buono stato di conservazione e i successivi studi antropologici potranno chiarire le cause del decesso. Sono stati inoltri recuperati anche alcuni reperti ceramici, attraverso i quali è stato possibile datare la sepoltura attorno all’VIII secolo, periodo in cui di fatto le aree interne alla città, nei pressi delle chiese, erano destinate a sepolcreti.
A condurre le indagini, che interessano un’area di 30 mq per una profondità di 2,50 mt, sotto la direzione scientifica di Giulio Ciampoltrini, funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, sono le archeologhe Elisabetta Abela e Maila Franceschini.