SHANGAI – Marina Abramović, pioniera della Performance Art, torna in Cina con la sua prima grande mostra nel Paese, intitolata Transforming Energy, che si terrà al MAM – Modern Art Museum di Shanghai dal 10 ottobre 2023 a febbraio 2025.
Dalla Grande Muraglia ai “telefoni telepatici”
La Cina ha un significato particolare nella vita artistica di Abramović. Nel 1988, insieme a Ulay (pseudonimo di Frank Uwe Laysiepen, 1943-2020), il suo partner sia nella vita che nell’arte, intraprese “The Wall Walk in China”, un viaggio lungo la Grande Muraglia. Quella performance, durata tre mesi, segnò la fine del loro sodalizio artistico e personale. Ora, dopo decenni, Abramović ritorna in Cina con “una mostra completamente interattiva al 100%” – ha detto l’artista.
La mostra, include 150 opere, di cui il 75% mai esposte prima, e si concentra su concetti di energia trasformativa, spiritualità e guarigione. Uno degli aspetti più affascinanti sono i “telefoni telepatici”, sculture progettate per “allenare” le capacità telepatiche del pubblico. Per Abramović chiunque potrebbe sviluppare la telepatia, “molto più economica dell’uso dei telefoni cellulari”, afferma ironicamente, aggiungendo “Non ho mai fatto uno spettacolo del genere in tutta la mia vita“.
“È forse la prima volta che Marina incoraggia il pubblico a essere interprete” – ha spiegato il direttore artistico del Modern Art Museum di Shanghai, Shai Baitel, curatore della mostra.
Gli “Oggetti transitori” e il potere dei minerali
Una delle serie più innovative presenti nella mostra è quella degli “Oggetti transitori”, sculture realizzate con materiali naturali come cristalli e minerali. Abramović ha utilizzato oltre 30 quintali di minerali, tra cui ematite, quarzo rosa e tormalina, per creare opere che invitano i visitatori a interagire fisicamente e spiritualmente con esse. Secondo l’artista, ciascun minerale ha proprietà specifiche: “L’ematite alza la pressione sanguigna, il quarzo rosa lavora sul cuore, e il quarzo chiaro sulla mente”, spiega. Il pubblico è incoraggiato a sperimentare queste energie e a scoprire le proprietà trasformative dei minerali.
Abramović invita il pubblico a diventare parte dell’esperienza. Le opere, realizzate con rame, ferro, legno e cristalli brasiliani, richiedono la partecipazione fisica del pubblico. Come ad esempio “Copper Bed for Human Use”, un letto a soppalco con una scala in cui una persona è sdraiata in cima, mentre un’altra sul pavimento sotto i tre grandi cristalli attaccati alla base della struttura del letto. “Il pubblico può connettersi e incorporare il proprio essere fisico con gli oggetti stessi” – dice Shai Baitel. “E può migliorare se stesso e godere delle qualità e della bontà che i minerali hanno da offrire. Sto usando geodi che hanno 35 miliardi di anni” – sottolinea Abramović.
Oltre la performance, l’eredità di Marina Abramović
Per Abramović queste opere, a prescindere dal fatto che funzionino o meno come sostiene l’artista, sono un’occasione per lasciare una eredità più duratura rispetto alle performance effimere. “Non potrò esibirmi quando avrò 80, 90, o 100 anni” – ammette – aggiungendo che gli “Oggetti transitori” rappresentano una nuova fase della sua carriera artistica, dove l’interazione diventa un processo spirituale e terapeutico.
A Shangai verrà, inoltre, presentata una retrospettiva fotografica del suo viaggio in Cina nel 1988 con oltre 1.200 fotografie inedite della “camminata” di 1.550 miglia.








