MILANO – La Galleria Giovanni Bonelli ospita dal 25 febbraio una retrospettiva di Maurizio Mochetti. L’esposizione offre un viaggio completo ed esaustivo nell’universo creativo di questo artista, che negli anni è riuscito a ritagliarsi uno spazio isolato e del tutto originale nel panorama dell’arte concettuale italiana e internazionale.
La mostra parte dalla ricerca artistica di Mochetti sul finire degli anni Sessanta, fino ad arrivare alle ultime creazioni, frutto delle più recenti analisi dei materiali della contemporaneità. Il territorio esplorato da Mochetti è quello di un universo in continuo movimento, in continua transizione, l’arte per Mochetti infatti non è un pensiero “incoriciabile”, ma un’idea-evento in movimento e soprattuto una continua ricerca.
Ne è un esempio l’opera Cono del 1967, che introduce l’esposizione, nella quale l’artista sfida la percezione dello spazio da parte del pubblico. L’opera dialoga con l’ambiente rendendolo partecipe dell’opera stessa. Sempre lontano dal concetto di “opera” in senso tradizionale, Mochetti infatti tende a realizzare lavori in cui armonia matematica, tecnologia, fisicità, si combinano con una dimensione concettuale e allo stesso tempo ludica, che tende a rendere partecipe lo spettatore. Sono fondamentali nel lavoro di Mochetti le intuizioni portate dalle teoria della Gestalt nel campo della psicologia sociale. Per l’artista diventa quindi determinante affrontare i meccanismi mentali e cognitivi con cui ci si rapporta all’opera d’arte, usando come chiave di lettura quella, smitizzante, dell’ironia e del gioco. Basti pensare ai lavori degli Anni Ottanta, esposti nella mostra milanese, e ispirati ai modellini di Bachem Natter BA 349 B-1944, l’aereo-razzo a decollo verticale progettato in Germania alla fine della Seconda Guerra Mondiale e mai usato in azioni belliche. Questo terribile aereo da guerra viene trasformato da Mochetti in un oggetto accattivante, addirittura ricettivo, un oggetto-feticcio con una affascinante carica allegorica, che in questo modo perde tutte le sue capacità offensive.
Mochetti nasce nel 1940 a Roma dove tuttora vive e lavora. Ha esordito sul palcoscenico artistico romano con la sua prima esposizione personale, nell’ormai storica Galleria “La Salita”. Nel 2009 ha vinto il concorso internazionale MAXXI 2per100, per la realizzazione dell’opera “Linee rette di luce nell’Iperspazio curvilineo”, poi collocata permanente nell’atrio del MAXXI di Roma.
Vademecum
Dal 25 Febbraio 2016 al 02 Aprile 2016
Milano, Galleria Giovanni Bonelli
Biglietto: ingresso gratuito
Info: +39 02.87246945 info@galleriagiovannibonelli.it