ROMA – Tomaso De Luca (Verona, classe 1988, vive e lavora a Berlino) è il vincitore della seconda edizione del MAXXI Bulgari Prize, il premio che dal 2018 unisce il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e Bvlgari, da oltre 130 anni emblema di eccellenza italiana, per il sostegno e la promozione dei giovani artisti.
Il vincitore è stato annunciato giovedì 13 maggio, durante una cerimonia trasmessa in streaming, a cui hanno partecipato i tre finalisti Giulia Cenci, Renato Leotta e Tomaso De Luca, Jean-Christophe Babin, CEO di Bulgari, Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, Hou Hanru, Direttore artistico del MAXXI e membro della giuria internazionale, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte e membro della giuria internazionale. Special guest e chair woman della serata: Tamu McPherson, fashion content creator e Ambassador Bulgari per la Corporate Social Responsibility.
Gli altri tre giurati Manuel Borja-Villel, Direttore del Museo Reina Sofía, Madrid, Emma Lavigne, Presidente del Palais deTokyo, Parigi e Victoria Noorthoorn, Direttrice del Museo di Arte Moderna di Buenos Aires hanno preso parte alla cerimonia attraverso videomessaggi di grande apprezzamento per tutti e 3 gli artisti che nella loro divesità (l’ode alla libertà e alla diversità di De Luca, le sculture e apocalittiche di Cenci, il silenzio e il tempo sospeso di Leotta) hanno creato “opere potenti, che fanno luce sul nostro tempo e riflettono sul futuro” e, come dice Hou Hanru, “avvicinano l’arte alla vita”.
L’opera A Week’s Notice di Tomaso De Luca è stata scelta “per la maturità e il coinvolgimento etico, sociale e politico espressi dall’opera; per la poetica sottile, calibrata e colta, e la dimensione aperta dell’opera, che lascia ampio spazio all’interpretazione dello spettatore; per la sintesi e la capacità di raccontare una porzione di Storia dimenticata ma centrale per compredere l’importanza dei valori contemporanei quali l’emancipazione e le questioni di genere; per la promozione di tutte le diversità concepite come una ricchezza per l’umanità”.
La scelta della giuria coincide anche con quella dei visitatori, che sono stati invitati a esprimere la loro preferenza compilando una cartolina da ritirare e riconsegnare alla biglietteria del museo.
A Week’s Notice è un’installazione video e sonora su tre canali dove miniature di abitazioni, prese in prestito dal cinema, dalla storia dell’architettura e dalla vita privata dell’artista, volano, crollano, impazziscono e si inceppano, in un’ode al disfacimento dell’architettura che ricerca la bellezza nell’instabilità e fa del trauma un territorio di creazione. Il lavoro offre infatti un finale alternativo allo spietato fenomeno della gentrificazione che, tra gli anni ’80 e ’90, seguì alla crisi dell’AIDS. Mentre nei quartieri delle grandi città la comunità omosessuale, in quei decenni la più colpita dall’epidemia, scompariva, il mercato vedeva in quella strage un’opportunità: mobili e beni personali venivano gettati per strada e gli appartamenti rimessi sul mercato per affittuari più sani e abbienti. Nel tentativo di riconquistare questo spazio perduto, l’artista trasforma l’architettura domestica in uno spazio disorientante, dove il senso di perdita e di precarietà diventano elementi generativi di una ricostruzione.
Novità di questa edizione, ha spiegato Bartolomeo Pietromarchi è che “Per dare un concreto segnale di supporto ai giovani artisti in un periodo di estrema emergenza e fragilità e per riconoscere l’impegno, la costanza e la professionalità dimostrata dagli artisti abbiamo scelto di acquisire tutte e tre le opere dei finalisti, che entreranno in Collezione”.
“Il MAXXI BVLGARI PRIZE – ha detto Giovanna Melandri – è uno degli appuntamenti più importanti del museo. Sostenere i giovani talenti significa investire sulla creatività del nostro tempo e sul nostro futuro, missione condivisa da MAXXI e Bvlgari, nostro partner prezioso. Quest’anno sono particolarmente lieta di acquisire tutti e tre i lavori dei finalisti, che riflettono sul nostro tempo, sulle inquietudini della società di oggi e sul futuro. Ora più che mai è importante essere vicini alla comunità artistica. Inoltre, in un momento in cui ci sentiamo tutti così svuotati, i giovani artisti riaccendono il nostro pensiero critico e ci parlano di libertà, di diversità come ricchezza, di rispetto della nautura, di memoria e futuro”.
Jean-Christophe Babin, CEO di Bvlgari, ha così commentato: “Mi congratulo vivamente con il vincitore Tomaso De Luca per la sua opera che innesca un dialogo emozionante tra la Storia e i nostri valori contemporanei. Il mio ringraziamento va comunque a tutti e tre gli artisti per averci offerto le loro potenti riflessioni sulla realtà che viviamo e sugli scenari futuri. Sono particolarmente lieto che quest’anno anche il pubblico abbia potuto esprimere le sue preferenze, confermando così la vocazione di un Premio incentrato sul valore della connessione e dell’esperienza. La felice sinergia tra BVLGARI e il MAXXI continua così a dare linfa vitale all’universo dei giovani artisti e a noi tutti il privilegio di ispirarci grazie al loro talento visionario e alle loro idee“.
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