ROMA – Il 29 marzo è stato illustrato al MAXXI di Roma, il progetto “TERRE IN MOVIMENTO. Tre autori per una Committenza fotografica sul paesaggio marchigiano”, a cura di Pippo Ciorra Senior Curator Maxxi Architettura, del soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche Carlo Birrozzi, con la collaborazione di Cristiana Colli.
I curatori hanno presentato i tre progetti di mostra che, alla fine del 2018 nelle Marche e poi al Maxxi, racconteranno la ricerca dei tre artisti coinvolti.
Tutto parte dunque dal terribile terremoto che nel 2016 ha sconvolto e devastato il paesaggio marchigiano, per il quale le catastrofi naturali sono un trauma e una presenza continua nel corso della storia, ma sono anche l’occasione di ridiscuterne il futuro, acceleratori inevitabili di fenomeni antropologici, economici e urbani.
Il progetto prevede quindi di raccontare, non solo le rovine, ma anche e soprattutto le persone in attesa di un nuovo assetto urbano e territoriale.
“Accanto alla missione di salvataggio, conservazione e tutela del passato – ha detto Carlo Birrozzi – si fa urgente concepire programmi legati ai linguaggi contemporanei che consentano di attivare meccanismi di scambio con le comunità territoriali. Così le committenze agiscono come infrastrutture di relazione e di cittadinanza culturale, inclusione ed emancipazione”.
”La collezione di Fotografia del Maxxi Architettura è stata costituita a partire da progetti di Committenza fotografica d’autore – ha affermato Margherita Guccione direttore Maxxi Architettura – Lo strumento della committenza è la via maestra attraverso cui promuovere a un tempo il territorio e il patrimonio, grazie alla capacità della fotografia di restituire le nuove identità del territorio. Per questo abbiamo promosso con molta convinzione questo progetto”.
E’ stato dunque proposto a Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp di attuare una ricognizione personale del territorio trasformando la loro esperienza in una serie di opere legate al nostro tempo e ai luoghi delle Marche. I tre autori invitati hanno massima libertà nella scelta del formato e del medium (fotografia, video, proiezione) e le opere prodotte entreranno anche nelle collezioni di fotografia del MAXXI.
Il progetto verrà documentato da un catalogo e accompagnato da una serie di eventi nei luoghi coinvolti dal sisma e da una grande mostra al MAXXI nel 2019.
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