MESSINA – Altro “colpo” messo a segno dai militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio culturale che, in collaborazione con il Comando provinciale di Messina, hanno recuperato 342 preziosi volumi antichi. Le indagini sono state sviluppate a seguito di una sistematica azione di monitoraggio dei siti e-commerce.
Tra i volumi ritrovati è stato individuato un nucleo di tomi preziosi e rari, con annotazioni manoscritte, elementi decorativi miniati e note d’uso storicamente molto interessanti. In particolare si segnalano tre pregiati incunaboli, tra cui l’edizione del 1476 del “De unitate intellectus contra Averroem” di Tommaso d’Aquino, da considerarsi un unicum poiché edizione rara censita in soli 26 esemplari (due in Sicilia).
Le indagini, condotte con l’utilizzo della banca dati dei beni culturali sottratti, la più grande banca dati di opere d’arte rubate al mondo, gestita dal Comando Carabinieri Tpc, hanno permesso di individuare un privato cittadino che aveva attivato un’asta on-line per la vendita dei volumi. All’indagato è stato contestato il reato di ricettazione.
“Questo episodio – hanno spiegato gli investigatori – dimostra, ancora una volta come il web costituisca uno dei canali di comunicazione preferenziali, in quanto consente di raggiungere facilmente una vastissima platea di potenziali acquirenti”.