FIRENZE – Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si dice molto perplesso rispetto alla Riforma del Mibac varata dal ministro Alberto Bonisoli “che non è stata minimamente discussa con nessuno dei sindaci delle città d’arte italiane”.
Nardella la definisce “sbagliata nel merito e nel metodo”. Per questo motivo, come coordinatore dei sindaci metropolitani, Nardella ha detto che invierà a Bonisoli una lettera con la quale viene richiesto lo stop della riforma.
“Non concordo con il declassamento della Galleria dell’Accademia di Firenze: stiamo parlando di un’eccellenza mondiale, qui il museo dell’Accademia tutela e valorizza dei veri e propri patrimoni internazionali come per esempio il David di Michelangelo. – Ha rimarcato il primo cittadino di Firenze – Non è giusto che sia declassato anche perché l’autonomia dell’Accademia ha portato risultati positivi, quindi non ne capirei le regioni. Così come non è giusto indebolire l’autonomia degli altri musei statali sia per quanto riguarda i prestiti sia per quanto riguarda le autorizzazioni”. “Io non faccio una critica ideologica aprioristica, io chiedo di poter discutere – ha continuato Nardella – Da sindaco ho sempre ascoltato tutti, anche le opposizioni, sono sempre aperto al confronto. Trovo che un ministro della Repubblica che ha il compito di tutelare il patrimonio culturale, se ritiene che la cultura sia di tutti, allora ritengo che abbia il dovere di ascoltare i sindaci di città importanti che hanno importanti musei statali e immensi patrimoni culturali”.
Bonisoli, presente a Firenze per un incontro legato proprio al declassamento della Galleria dell’Accademia, rispondendo alle critiche di Nardella, ha dichiarato: “La riforma va avanti, alcune reazioni sono state alla leggera perché prima di parlare occorre documentarsi. Quello che è stato fatto fino ad adesso sono alcuni provvedimenti normativi, a cui ne seguiranno altri, e secondo me la valutazione che deve esser fatta, dovrà esser fatta complessivamente”.
Bonisoli ha poi aggiunto: “La riforma prende spunto da un paio di aspetti che riguardano l’attività del ministero di cui sono responsabile. Come prima cosa ho sentito tutte le parti coinvolte all’interno del ministero che mi hanno segnalato le criticità. La prima – ha spiegato – è la difficoltà a spendere: Il ministero non riesce a spendere, non abbiamo abbastanza personale amministrativo, facciamo troppi assegnamenti diretti e non c’è una gestione centralizzata delle grandi gare e quando ci capitano dobbiamo darle ad Invitalia”. “Vogliamo avere una direzione generale che si occupi di questo” – ha aggiunto Bonisoli specificando – “l’organico sarà aumentato: saranno messi a bando 1.250 adesso e alcune migliaia ad autunno, perché con le persone che abbiamo adesso non si va lontano”.
Bonisoli ha poi annunciato che “la Galleria dell’Accademia verrà messa insieme alle Gallerie degli Uffizi: delle due direzioni se ne farà una sola e l’Accademia manterrà l’autonomia di tipo scientifico. Ci sarà un comitato scientifico che si occuperà specificatamente dell’Accademia e ci sarà una regia generale che si occuperà degli Uffizi e dell’Accademia”. Il ministro ha concluso:“Avremo un posto da direttore, dobbiamo trovare un direttore per questo lavoro”, non ha però lasciato trapelare se il nuovo museo potrebbe essere affidato proprio all’attuale direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.