ROMA – Si è riunita il 15 gennaio la prima Commissione di studio per la gestione complessa del patrimonio culturale attraverso reti museali e sistemi territoriali, istituita con decreto del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli. Sono dunque iniziate le audizioni dei soggetti istituzionali, le associazioni e gli enti interessati al progetto di creazione di una rete integrata tra luoghi della cultura e territorio.
La Commissione RST è composta da: Daniela Tisi, consigliere del ministro, in qualità di presidente; Ilaria Cavo, assessore alla Cultura della Regione Liguria; Manuel Roberto Guido, esperto e già dirigente Mibac; Antonio Lampis, direttore Generale Musei; Francesca Paola Leon, assessore alla Cultura di Torino; Tiziana Maffei, presidente di Icom Italia; Virginia Villa, esperta.
“L’obiettivo generale – spiega il Mibac in una nota – è quello di valorizzare anche i siti meno noti e far sì che possano rientrare nei circuiti più battuti del turismo culturale. La Commissione avrà a disposizione 12 mesi di tempo per formulare proposte finalizzate all’attuazione, da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, di iniziative e politiche di valorizzazione integrata, sostenibile e durevole del patrimonio culturale. Saranno, inoltre, studiati strumenti che facilitino e incentivino gli accessi nei musei, come le “card museali”, e sistemi premiali per i territori che si distingueranno nella capacità di offerta integrata ed efficiente tra luoghi culturali e servizi”.
“La valorizzazione e la promozione dei luoghi della cultura – ha dichiarato il ministro Alberto Bonisoli – possono trarre un grande vantaggio dalla collaborazione tra i vari enti statali e locali e le associazioni di settore. Il ruolo del ministero resterà quello di tutela del nostro patrimonio e, laddove necessario, di coordinamento degli aspetti legati alla promozione, per far sì che l’offerta culturale su scala nazionale abbia le stesse caratteristiche in ogni regione”.
La Commissione ha ascoltato nella giornata di ieri i rappresentanti dell’Anci, della Conferenza Stato-regioni, della fondazione Fitzcarraldo, di Symbola, di Federculture e di Unioncamere.
Nelle prossime riunioni sono previste audizioni ad hoc, nei vari territori, per avere il termometro della situazione anche ad un livello più dettagliato.