ROMA – Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha illustrato, presso la sede del ministero al Colleggio romano, il regolamento di riorganizzazione del ministero, contenuto in un decreto ministeriale Dpcm, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Franceschini ha specificato che “non fu una controriforma quella del mio predecessore Bonisoli e questa non è la controriforma della controriforma. Anzi, è assolutamente in continuità con quanto fatto in precedenza e colgo l’occasione per ringraziare Bonisoli per delle buone idee che ha avuto, come quella di una direzione generale per l’attenzione alla creatività”.
Franceschini ha quindi annunciato la nascita della Direzione Musei statali della città di Roma e di una direzione generale per la sicurezza del patrimonio culturale, che si occuperà non soltanto della sicurezza nei luoghi della Cultura, ma anche di emergenze e ricostruzioni e, quindi, che entreràin azione in caso di calamità naturali.
Nascono inoltre 7 soprintendenze di archeologia, belle arti e paesaggio e tre nuove soprintendenze archivistiche e bibliografiche, oltre a una Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo, con sede a Taranto e due sedi distaccate a Venezia e Napoli.
Le nuove soprintendenze sono quella di Pavia-Monza-Brianza, una nuova in Liguria (dove ce n’è una sola), una nuova nelle Marche (anche in questo caso è già presente una sola), poi una nuova nel Lazio (Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina, Roma e area metropolitana di Roma) e una soprintendenza a Cosenza. Riguardo la Soprintendenza subacquea il ministro ha spiegato: “La Francia ha un dipartimento con sede a Marsiglia, che si occupa di tutto il patrimonio subacqueo, noi abbiamo creato questa Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo che avrà una competenza nazionale e che verrà rafforzata di risorse e di persone”.
Altra novità introdotta dal Dpcm è la “digital library”.“Non è una direzione generale – ha precisato il Franceschini – ma un istituto con un dirigente di prima fascia che avrà le competenze dei quattro istituti del ministero che si occupano di catalogo, tutela del patrimonio, audiovisivi degli archivi e delle biblioteche”.
“E’ forse il progetto più ambizioso di tutti” – ha sottolineato il ministro – “abbiamo un patrimonio di dati che nessun Paese ha in queste dimensioni per storia e presenza sul territorio, con un enorme valore culturale ma che oggi ha anche un potenziale valore commerciale che dobbiamo gestire con intelligenza”. “Mettendo insieme tutto il patrimonio – ha aggiunto Franceschini – nasce una unica banca dati che ci consentirà di essere più forti con chiunque si siede dall’altra parte del tavolo”.
Viene inoltre rafforzata la Direzione Generale Creatività Contemporanea che si occuperà di rigenerazione urbana, periferie, industrie culturali e creative, fotografia, design e moda.
In arrivo anche l’autonomia per 7 nuovi musei: il Vittoriano e Palazzo Venezia, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo nazionale d’Abruzzo, il Museo archeologico nazionale di Cagliari, il Palazzo Reale di Napoli, il Museo nazionale di Matera, il Parco archeologico di Sibari. Viene inoltre ripristinata l’autonomia per la Galleria dell’Accademia di Firenze, il Parco archeologico dell’Appia antica e il Museo Nazionale etrusco di Villa Giulia.
Il Dpcm dovrà ora passare al vaglio della Corte dei conti, seguirà la pubblicazione e l’entrata in vigore. “Tendenzialmente a gennaio partiremo con gli interpelli per le posizioni interne e anche con le procedure internazionali per la scelta dei direttori dei nuovi siti autonomi” – ha continuato Franceschini – “Mi pare naturale che facendo una selezione si prendano i migliori, se poi sono italiani o non italiani è un fatto assolutamente secondario. Ci sarà dunque un bando, che pubblicheremo sulla stampa internazionale” – ha concluso.