MILANO – Si è svolta in occasione della Milano Design Week 2016 l’anteprima assoluta delle sei collezioni per il rilancio del marchio Cedit – Ceramiche d’Italia. Si tratta di una produzione di alta gamma di Florim Ceramiche, che in questa prima fase vede coinvolti due artisti visivi, Giorgio Griffa e Franco Guerzoni, e i designer Barbara Brondi & Marco Rainò | BRH+, Marco Casamonti | Archea Associati, Matteo Nunziati, Giorgia Zanellato & Daniele Bortotto | Studio Zanellato Bortotto.
Cedit – Ceramiche d’Italia è stato nel Novecento un punto di riferimento unico nel suo genere, proponendo di volta in volta soluzioni di decoro e di resa cromatica del tutto inedite nell’architettura d’interni, sviluppate mediante la lunga e fruttuosa collaborazione con alcuni tra i più importanti artisti, architetti e designers della propria generazione. Alcune storiche collezioni di Cedit infatti portano orgogliosamente la firma di figure di spicco del mondo del design, dell’architettura e dell’arte come Marco Zanuso, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Sergio Asti, Emilio Scanavino, Mimmo Rotella, Gino Marotta – artefici di un vero e proprio standard creativo di altissimo livello – affiancate da preziose realizzazioni di singoli complementi d’arredo ceramici disegnati da grandi maestri, quali Achille e Pier Giacomo Castiglioni, dal Gruppo Dam e, ancora, da Ettore Sottsass.
Cedit – Ceramiche d’Italia ha chiesto agli artisti e ai designer di ideare una composizione che fosse una sintesi del loro lavoro, e che al contempo si facesse interprete della peculiarità della superficie ceramica, sulla quale intervenire liberamente e sperimentare.
Le nuove composizioni degli artisti e dei designer propongono lastre ceramiche declinate in vari tagli dimensionali e traggono ispirazione tanto da una sofisticata interpretazione della materia, quanto da specifiche modalità espressive di tipo pittorico.
Queste le proposte degli artisti e designer
Giorgio Griffa “Euridice”
Muovendo dalla sua poetica intima e personale, l’artista compie un viaggio attraverso i simboli e le metafore che contraddistinguono il suo inconfondibile segno. Le lastre fungono da tela per la creatività dell’Artista il quale, disvelandone gli strati, si muove verso l’ineffabile. Colori e superfici divengono simboli di questa evidenza non intelligibile con la parola orale ma esperibile attraverso l’arte.
Franco Guerzoni “Archeologie”
Conosciuto fin dagli anni ’70 per le sue celebri Archeologie, Franco Guerzoni ha concepito delle lastre caratterizzate da fondi articolati, mossi da sovrapposizioni e sottrazioni di materie fragili e da pigmentazioni dense e frammentate poi strappate con la tecnica dello “strappo d’affresco”.
Barbara Brondi & Marco Rainò | BRH+ “Matrice”
Matrice, del duo Barbara Brondi & Marco Rainò | BRH+, è una composizione espressiva che esplora la consistenza del cemento, decorato con finiture superficiali di pregio. Caratterizzata da un ampio spettro di combinazioni modulari, la serie di lastre è arricchita da una trama di incisioni lineari, poi stuccabili in tinte forti, secondo geometrie derivate dal disegno di ricami manuali della tradizione italiana.
Marco Casamonti | Archea Associati “Metamorfosi”
Metamorfosi, di Marco Casamonti, nasce dall’esigenza di fissare la bellezza dei processi ossidativi dei metalli in un momento specifico grazie ad un materiale che resti inalterato nel tempo.
Utilizzando le più evolute tecnologie, come in una fotografia la ricerca è stata finalizzata ad eternare un particolare punto di equilibrio estetico di materiali come ottone, ferro e acciaio, fermandone la patina del tempo.
Matteo Nunziati “Tesori”
Ispirata da tessuti e decori secondo due orizzonti di senso: uno geografico, l’altro temporale. È Tesori, la composizione ideata da Matteo Nunziati, in cui influenze stilistiche e culturali provenienti da epoche lontane e Paesi di tutto il mondo riemergono attraverso le suggestioni offerte da tessuti e decori reinterpretati attraverso l’italianità.
Giorgia Zanellato & Daniele Bortotto | Studio Zanellato Bortotto “Storie”
In linea con i precedenti lavori di ricerca sulle erosioni e le tracce, Giorgia Zanellato & Daniele Bortotto presentano Storie, una rappresentazione di diverse serie di muri, ognuno dei quali segnato dall’incessante scorrere del tempo: screpolature, umidità, incrostazioni. Alla base di questa ricerca c’è una storia tipicamente italiana, fatta di interni e dimore. Ville, palazzi nobiliari, case contadine, vecchie fabbriche diventano una fonte illimitata di motivi e ispirazione. Colori e materie che portano il sapore di ambienti domestici fatti di tonalità e atmosfere differenti.
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