MILANO – Ancora pochissimi giorni per poter vedere al MUDEC di Milano “Paul Klee. Alle origini dell’arte”. Sono circa un centinaio le opere esposte, suddivise in cinque sezioni che raccontano il processo di formazione artistica di Klee.
Si tratta di opere provenienti da importanti musei e collezioni private europee, con un forte focus sul tema del “primitivismo” nell’opera dell’artista.
Si va dalla “caricatura” al periodo in cui Klee si definisce anche “illustratore cosmico”; a un primitivismo di tipo “epigrafico”, la cui sezione di riferimento è intitolata “alfabeti e geroglifiche d’invenzione”. Una sezione è costruita intorno al tema dell’arte extraeuropea e dell’arte dell’infanzia: le origini primordiali dell’arte. Una originale sezione è invece dedicata alla re-invenzione del teatrino di marionette che Klee aveva costruito per il figlio Felix, che in mostra è posta insieme a una selezione delle opere etnografiche del MUDEC. Infine, la sezione dedicata a “policromie e astrazione” designa un diverso insieme di opere, caratterizzate, oltreché dal rigoroso disegno geometrico, associato a motivi architettonici, dalla trasparenza di differenti velature di colore.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 3 marzo 2019. Gli orari anche nell’ultimo weekend disponibile rimangono invariati: venerdì dalle 9.30 alle 19.30, sabato orario serale prolungato fino alle 22.30 e domenica dalle 9,30 alle 19,30. La biglietteria chiuderà un’ora prima rispetto all’orario di chiusura della mostra.
Di seguito una carrellata di immagini della rassegna.
Foto di Lorenzo Passoni
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