ROMA – L’assessore capitolino alla cultura, Luca Bergamo, ha presentato il 14 marzo all’Auditorium dell’Ara Pacis il nuovo piano di accessibilità ai musei civici. Parola chiave di questa iniziativa, promossa da Roma Capitale, l’Assessorato alla Crescita culturale, la Sovrintendenza ai Beni culturali e Zètema Progetto Cultura è “Inclusione”.
Bergamo ha infatti richiamato l’art.27 della Carta dei diritti fondamentali: “Questo articolo riconosce a ciascuno il diritto di godere dell’arte e dei progressi della scienza. Tali programmi consentono l’esplorazione culturale ricorrendo ad altri sensi oltre che alla vista. Queste sono le risposte della politica” aggiunge Bergamo “di fronte alla paura di non poter intervenire sulla libertà delle persone”.
Ad essere coinvolti, i principali poli artistici romani, attraverso molteplici iniziative che seguono i progetti già posti in essere negli scorsi anni. Il museo MACRO ha ad esempio aperto una seconda fase di visite dedicate a persone con diverse disabilità e, con lo stesso intento, la Galleria d‘arte Moderna ha disposto l’esplorazione di 26 capolavori del tardo ‘800 attraverso dispositivi audio e touch-screen.
Si tratta di “Come raccontare l’arte ai non vedenti attraverso attività tattili e di formazione”, ha spiegato Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni culturali.
Art For the Blind, è un esempio dei progetti realizzati per abbattere le barriere architettoniche. Si tratta di un progetto sperimentale unico nel suo genere nato e pensato per il Museo dell’Ara Pacis da e per i non vedenti e inaugurato il 14 marzo 2017. I visitatori affetti da cecità o da patologie riduttive della vista potranno accedere allo straordinario patrimonio del museo e ‘entrare in contatto’ con il passato mitico del’Urbe, la storia dell’altare e di Augusto attraverso una nuova e speciale esplorazione plurisensoriale, in un mix di emozione e rigore storico-artistico.
Con la realizzazione di questo progetto, in assenza della vista, saranno le mani ‘a vedere’ grazie ad una tecnologia innovativa, composta da: un anello sensoriale, vero elemento di innovazione, in grado di riconoscere gli speciali sensori applicati accanto alle opere e far partire le informazioni audio descrittive; un sistema di speciali sensori incapsulati su codifica braille, posti sulle basi delle opere o delle riproduzioni delle stesse; un tablet, con note audio che raccontano aneddoti e storie legate ai segmenti di opera attivati; un thermoform, ovvero una mappa tattile, con informazioni utili alla sicurezza (es. ostacoli fisici) e guida alla dislocazione delle opere audio-tattili, per una maggiore autonomia all’interno dello spazio museale. Il thermoform è stato realizzato con la collaborazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano.
Lungo il percorso, articolato in sei punti, il visitatore potrà ascoltare la descrizione della zona del Campo Marzio – così come appariva all’epoca di Augusto – conoscere i protagonisti della famiglia imperiale e, successivamente, grazie al modello dell’Ara, esplorare i diversi segmenti architettonici del monumento oltre che i pannelli della Terra madre, delle processioni, della Dea Roma e del Sacrificio di Enea. Infine, sul monumento vero e proprio sarà possibile effettuare la visita interna dell’altare ed esplorare uno dei pannelli del fregio vegetale.
MUSEI DA TOCCARE
Dopo il progetto sperimentale “Arte al tatto”, nato nel 2012 su iniziativa del settore didattico del MACRO, è stato costruito un percorso tattile-sensoriale privilegiando il rapporto personale tra fruitore e opera d’arte attraverso quei processi di conoscenza e di comprensione attivati da stimoli sensoriali, necessari per le persone non vedenti e sorde, ma utili per tutti.
Nel novembre del 2015, il progetto “Musei da toccare” che ha dato continuità alla sperimentazione, è stato inaugurato da un incontro di formazione rivolto ad analizzare i temi legati all’accessibilità museale e alla fruizione dell’arte. Sono intervenuti i responsabili del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, del Museo Tattile Anteros di Bologna, docenti delle Università degli Studi di Roma ed esperti del settore.
Al suo avvio il progetto ha coinvolto 4 musei del Sistema Musei Civici (MACRO, Museo di Roma, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico), con la realizzazione di percorsi tattili e l’organizzazione di attività di formazione rivolte a studenti operatori specializzati e persone interessate ad approfondire tematiche legate alla disabilità.
Per la riuscita di questo progetto è stata fondamentale la collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e l’Istituto Statale per Sordi di Roma. Nel 2016 sono state effettuate circa 50 visite tattili sensoriali che hanno coinvolto adulti, classi integrate, centri diurni e istituzioni specializzate (Centro Regionale Sant’Alessio di Roma e ISSR- Istituto Statale Sordi di via Nomentana), i cui primi risultati di gradimento hanno confermato l’efficacia delle nuove pratiche educative, confermando la sostenibilità del progetto.
Dopo il successo ottenuto nell’avvio dell’iniziativa “Musei da toccare” si è aperta una seconda fase di consolidamento, che ha previsto nuove proposte e un arricchimento dei servizi offerti (al calendario di visite tattili da effettuare durante la mattina sono state aggiunti appuntamenti pomeridiani per rispondere alle esigenze e alle richieste del pubblico) e la possibilità di estendere questa iniziativa anche agli altri musei comunali.
MACRO
La nuova Sala Multisensoriale presenta il percorso tattile permanente del museo. Ospitata nel Foyer, espone tre opere della collezione del museo che raccontano la storia di tre artisti e dei loro diversi percorsi: San Sebastiano (1963) di Leoncillo Leonardi, Senza titolo (2001) di Domenico Bianchi e Colonna (2000) di Giovanni Albanese. A corredo, schede descrittive con informazioni storico-critiche, tradotte in L.I.S.
Il percorso sperimentale prende spunto dalla mostra “100 Scialoja. Azione Pensiero” – organizzata al MACRO nel marzo 2015 – e nasce dalla collaborazione dell’Ufficio Didattica del MACRO con lo scultore Felice Tagliaferri e con tre docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma: Gabriella Bernardini e Nicoletta Agostini, che hanno guidato un gruppo di studenti nella varie fasi del lavoro, e Cecilia Casorati, che ha affidato ad alcuni suoi allievi le riprese e l’elaborazioni video degli incontri.
L’intento del progetto è di avvicinare soprattutto le persone non vedenti ai linguaggi dell’arte astratta, partendo dalla ricerca di Toti Scialoja che ha attraversato diverse fasi (gestuale, materico e geometrico), grazie alla realizzazione di tavole tattili eseguite dal giovane artista Dario Agati rispettando i materiali originali, un’attenzione che permette di accrescere l’esperienza sensoriale.
MUSEI CAPITOLINI
Nei Musei Capitolini è possibile esplorare con il tatto alcune opere scultoree e avvicinarsi all’architettura tramite diversi ausili tiflodidattici: plastici in scala degli edifici della piazza michelangiolesca, riproduzioni in scala di statue, pannelli tattili termoformati in rilievo e linguaggio braille, libri in nero e in braille su alcune opere della collezione.
A partire dalla mostra 1564-2014 Michelangelo. Incontrare un artista universale (maggio- settembre 2014) vengono proposte, in occasione dei principali eventi espositivi, visite guidate tattili al pubblico con disabilità visiva. Inoltre, in partnership con l’“Associazione Museum Onlus” sono stati avviati un nuovo percorso tattile permanente su alcuni quadri della Pinacoteca Capitolina – opere di Garofalo, Caravaggio, Rubens, riprodotti su pannelli termoformati – e un progetto di servizio civile improntato al tema della disabilità visiva.
Infine, è stata attivata una collaborazione con gli enti più rappresentativi nell’ambito della disabilità: l’“Unione Italiana Ciechi”, l’“Istituto Statale Sordi” e il “Museo Tattile Statale Omero” di Ancona.
Per le informazioni relative agli altri musei coinvolti nell’iniziativa si possono consultare i programmi su http://www.museiincomuneroma.it/didattica/progetti_speciali/musei_da_toccare2
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