ROMA – Il 9 giugno i Musei Vaticani a partire dalle 9,30 dedicano una giornata di studi alla Sistina e in particolar modo alla “traduzione” dei celebri affreschi attraverso la riproduzione fotografica, cinematografica, televisiva e multimediale. Titolo del convegno è appunto “Tradurre Michelangelo della Sistina: dall’immagine fissa all’immagine in movimento”. L’iniziativa, che sarà introdotta da Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, è a cura del Prof. Tommaso Casini, docente all’Università IULM di Milano, di Nino Criscenti, giornalista e autore televisivo, e di Paola Di Giammaria, responsabile della Fototeca dei Musei Vaticani. Nel corso della giornata, che si svolgerà nella Sala Conferenze dei Musei, verrà esaminata la fortuna iconica del Michelangelo sistino nelle varie forme di traduzione negli ultimi centocinquanta anni. Dalle lastre di Romualdo Moscioni nell’intervento di Paola di Giammaria alla Sistina su Youtube percorsa da Tanja Michalsky, direttrice della Bibliotheca Hertziana, dalla fotografia scientifica e divulgativa indagata da Maria Francesca Bonetti alla Metasistina ricercata nei social-media da Giovanni Fiorentino, è evidente come non ci sia opera d’arte che possa stare alla pari della Volta e del Giudizio di Michelangelo sul piano della riproduzione, in particolare fotografica.
La traduzione di Michelangelo non si è mai interrotta ed è passata anche attraverso la ri-mediazione, la deformazione e il riuso. Ne sono testimonianza alcune centinaia di immagini collezionate dal grande storico dell’arte americano Leo Steinberg, tra le quali una raffinata ‘traduzione’ della Volta su una copertina del New Yorker e le più stravaganti riproposizioni della Creazione di Adamo, soggetto che figura al primo posto tra le operazioni di riuso.
In particolare poi, successivamente al restauro, si può dire che l’attenzione mediatica sul Michelangelo della Sistina non abbia conosciuto soste. Il restauro stesso degli affreschi di Michelangelo nella Sistina si è svolto sotto gli occhi della Nippon Television, che ha documentato, in esclusiva, giorno per giorno, l’intera impresa. Nella giornata di studi sarà proprio Gianluigi Colalucci, il protagonista del restauro, ad evocare la sua esperienza di lavoro a tu per tu con Michelangelo e con la cinepresa alle spalle.
Rosanna Di Pinto, responsabile dell’Ufficio Immagine dei Musei Vaticani, mostrerà anche il passo ulteriore fatto con il restauro nella ‘traduzione’ della Sistina: dalla riproduzione alla replica. L’intera Cappella, infatti, si può vedere oggi a grandezza naturale, in fotografia su ceramica in Giappone, su tela in Messico.
Molto nutrita anche la filmografia sul Michelangelo della Sistina, anche se più spesso inserito nei ritratti dell’artista a tutto tondo. In conclusione della Giornata parleranno del loro rapporto con le immagini di Michelangelo nella Cappella Sistina il video artista Fabrizio Plessi e il regista Ermanno Olmi.