TARANTO – Il 2016 si è rivelato un anno molto positivo per il Museo archeologico nazionale di Taranto. Infatti l’inaugurazione del secondo piano, avvenuta il 29 luglio scorso, ha comportato una decisiva impennata dell’affluenza di visitatori che nel 2016 i visitatori sono stati 82.328 con incremento di quasi +50% (il 48,58% per la precisione) rispetto al 2015 (55.411 visitatori).
Anche per quanto concerne la bigliettria si è rilevato un incremento del 60,46% con 176.378 euro nel 2016 rispetto al 2015 (109.921 euro), ed un incremento del +28,3% di incassi da oggettistica ed editoria del bookshop, visite, etc.
A comunicare questo dato estremamente positivo è Eva Degl’Innocenti direttrice del MarTa, il Museo archeologico di Taranto che con riforma Franceschini, è uno dei 20 Musei nazionali a cui è stata assegnata autonomia amministrativa e gestionale.
Spiega la direttrice: “Il MarTa è stato riconosciuto fra i musei più graditi d’Italia nei social network, le iniziative sono state molte ed estremamente varie: parliamo di ben 133 attività programmate (40 visite guidate di approfondimento tematico e 93 conferenze-approfondimenti tra cui le conferenze dedicate al tema dei “Tesori mai visti”) e 50 attività didattiche (laboratori per bambini ed adulti di archeologia e di restauro)”. Aggiunge inoltre Degl’Innocenti: “il Museo ha accolto anche 30 attività di studio scientifico e di ricerca, tra cui un progetto tuttora in corso di collaborazione tra il Laboratorio di Archeometria dell’Università del Salento ed il Museo finalizzato alle analisi chimiche degli ori del Museo che sarà esteso alle varie classi ceramiche”.
Infine anche la rassegna “Musica al Museo, ovvero MarTA in Musica”, in collaborazione con l’istituto di studi musicali Giovanni Paisiello e l’associazione “Domenico Savino” ha riscontrato un grande successo di pubblico