NAPOLI – Domenica 6 gennaio sarà visitabile gratuitamente il primo piano del museo Capodimonte dalle 8.30 alle 19.30. Si potranno ammirare: la Collezione Farnese, l’Appartamento Reale con il Salone delle Feste dotato di una nuova illuminazione, l’Armeria, la mostra focus “L’Opera si racconta” e la ritrovata Collezione Mario De Ciccio, riaperta dopo 6 anni di chiusura che raccoglie oltre 1300 pezzi donati al museo dal generoso mecenate palermitano, tra cui vetri, bronzetti, avori e smalti medioevali, paramenti sacri, tessuti e ricami, argenti di uso liturgico, bronzetti, ceroplastiche, pastori siciliani, un’importante selezione di oggetti archeologici e uno sceltissimo gruppo di maioliche e di porcellane.
Al secondo piano, dalle 9.30 alle 17.00, con un supplemento di 4 euro sarà possibile visitare la mostra “Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere” (aperta fino al 15 maggio 2019), inaugurata poco prima di Natale che ha fatto uscire dai 5 depositi del museo di Capodimonte 1220 opere, tra dipinti, sculture e oggetti, circa il 20% per cento del totale delle opere in essi contenute.
Per tutto il weekend è previsto anche un ricco programma di attività, a cura dell’associazione MusiCapodimonte. Si comincia venerdì 4 gennaio alle ore 16.30 (Salone delle Feste) con Canti e cunti del Bonagurio con Rodolfo Fornario e Antonella Quaranta, Giovanni dell’Aversana alla chitarra, Agostino Oliviero al mandolino e violino e con la partecipazione straordinaria di Antonella D’Agostino.
Sabato 5 e domenica 6 gennaio i bambini saranno accolti nel Cortile monumentale da un mimo, nei panni della “Bella ‘mbriana”, personaggio presente nelle leggende napoletane che rappresenta la buona fortuna domestica.
Infine, domenica 6 gennaio le sale del museo saranno animate dalle performance della Compagnia Arcoscenico e il M° Rosario Ruggiero guiderà i visitatori all’ascolto di brani pianistici nel Salone delle Feste, dalle ore 10.30 fino alle 12.30, per la rassegna “La Musica al tempo dei Borbone” sabato 5 e domenica 6 gennaio. “Per garantire la tutela delle opere d’arte e dare a tutti l’opportunità di godere al meglio della visita al museo – si legge in una nota – nelle domeniche ad ingresso gratuito, in considerazione della grande affluenza di pubblico, è vietato l’accesso ai gruppi organizzati”.