ROMA – Si dividerà in tre momenti la performance di Thomas De Falco, a cura di Laura Cherubini che si terrà il 28 maggio alle 20,30 al Museo dell’Ara Pacis di Roma.
Nel primo quadro, davanti all’altare principale del 9 sec. a. C., una donna seduta su una sedia da arbitro indossa un lungo abito a campana di colore bianco, appositamente realizzato per l’occasione. Sotto la sua veste si celano dei musicisti – un violino e un flauto traverso – che accompagneranno con i loro suoni tutta la performance. Dall’abito bianco si dipanano nello spazio circostante lunghi wrapping, realizzati in seta e cotone.
Nel secondo quadro, dietro l’altare, si trovano un uomo e una donna distesi a terra sul marmo.
Il terzo quadro è collocato nell’auditorium del Museo, al centro del palcoscenico, dove è posto un enorme wrapping che avvolge, dalla vita al piedi, i corpi di due modelli, posizionati uno con l’altro di schiena, a formare una sorta di grande bozzolo tessile, di trama e ordito, che li comprende e, contemporaneamente, li separa.
Le sculture tessili, costituite in totale da circa novecento metri lineari di nodi e intrecci, realizzate con l’originale tecnica del wrapping, utilizzata in numerosi lavori da De Falco, saranno completamente di colore bianco, con un solo particolare rosso, segno ossessivo utilizzato dall’artista in tutte le sue sculture.
I soggetti, inizialmente immobili, con gli occhi chiusi, modificheranno le loro posizioni originarie accompagnati dalla cadenza musicale, attraverso una lenta e impercettibile mutazione dallo stato originario, fino a rimanere immobilizzati nel blocco scultoreo.
Tutta la performance sarà accompagnata da un commento musicale il cui testo è stato scritto personalmente dall’artista.
L’ingresso alla performance è libero fino ad esaurimento posti. Ultimo ingresso alle ore 22.