ROMA – Sotto la superficie è il nuovo ecomurales firmato da Lucamaleonte, il primo ad apparire sui muri di un palazzo di edilizia popolare nel quartiere italiano con la maggiore concentrazione di alloggi popolari, Tor Bella Monaca, per lanciare un messaggio: il Diritto alla Bellezza è dignità, e la dignità è un diritto.
La bellezza è un elemento fondamentale nella quotidianità delle persone, oltre e prima della funzionalità, per vivere bene ed elevarsi, è con questo obiettivo che la no profit Yourban2030, all’interno del programma RIF Museo delle Periferie di Azienda Speciale Palaexpo, con il patrocinio del VI Municipio di Roma Capitale e il supporto di Findus Italia, ha promosso questo progetto.
Sotto la superficie, oltre ad essere un’opera d’arte, è anche a tutti gli effetti un intervento urbano di ripristino architettonico: la parete dove è stato disegnato, infatti, in occasione del murales, è stata interamente ripristinata e messa a norma.
“Dove le istituzioni non possono arrivare” – spiega Veronica De Angelis, Presidente di Yourban2030 – “riteniamo giusto che entri in gioco l’iniziativa privata”.
È nato così Sotto la superficie, come da appello lanciato dalla no profit Yourban2030, guardando alla Responsabilità Sociale d’Impresa, per l’anno dell’Economia Creativa per la Sostenibilità.
Oltre il diritto all’abitazione: un diritto alla bellezza e alla dignità che guardino innanzitutto ai bambini, partendo dalla sensibilizzazione in età infantile per formare i cittadini del futuro. È così che nasce anche la collaborazione con Mario Cecchetti e il suo progetto ColorOnda che per settimane, contemporaneamente alla realizzazione dell’opera di Lucamaleonte, ha sviluppato con i più piccoli percorsi creativi di “baby” street art nel quartiere, costruendo, di fatto, una nuova toponomastica più a dimensione di bambino.
“Grazie a ColorOnda, ora, ogni palazzo ha un pesce dipinto sui muri: possiamo provare a immaginare che questi edifici che fino a oggi son stati chiamati R1, R4 ecc, diventino l’angolo del delfino, della poseidonia, del cavalluccio marino e così via. Questa è la riqualificazione urbana che vogliamo promuovere” – conclude De Angelis.
Il concept dell’opera, che vede colori sgargianti rievocare il mondo marino, va oltre l’omaggio alla biodiversità, trasformandolo in riflessione sulla ricchezza della diversità sociale, anche quella nascosta, appunto, Sotto la superficie. “Il murales rappresenta un branco di pesci di diverse specie, molte delle quali provenienti dal Mediterraneo, a sottolineare la biodiversità presente sul nostro territorio” – spiega Lucamaleonte. – “Nonostante i colori dei pesci siano molto simili tra loro, sono le forme dei pesci a differenziarli. L’idea del banco di pesci di diverse specie è proprio funzionale alla idea di diversità, ma di unione allo stesso tempo. Il titolo richiama alla realtà delle cose della natura che spesso sono nascoste. La necessità di avere ricchezza nella biodiversità Marina è spesso poco presa in considerazione, ed è quindi letteralmente sotto la superficie”.
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