FIRENZE – È stato ultimato il nuovo allestimento del Museo di San Marco a Firenze, in particolare del Refettorio piccolo caratterizzato dal celebre Cenacolo del Ghirlandaio (Firenze, 1449-1494), tra le sale più belle del museo fiorentino. L’affresco rappresenta una variante del tema raffigurato dal pittore anche nel refettorio del convento di San Salvatore a Ognissanti a Firenze e nel refettorio della Badia a Passignano.
Tra i principali interventi rientra la realizzazione di un nuovo bookshop per il museo, progettato da Opera Laboratori, di una nuova illuminazione che rende possibile ammirare l’affresco del Ghirlandaio dalla giusta distanza, potendo godere dei colori luminosi e dei bellissimi brani pittorici, anche di natura morta.
“Il Refettorio piccolo – spiega il Direttore del Museo Angelo Tartuferi – era destinato in origine agli ospiti temporanei del convento, e pertanto si può dire che abbia recuperato in parte la sua funzione d’origine: è facile immaginare che i visitatori sosteranno molto volentieri in questa sala caratterizzata da una solennità ‘spirituale’, che inoltre induce alla contemplazione, favorita senza dubbio dalle comode panche con spalliera sistemate su tre lati”.
Come si legge in una nota, il Refettorio piccolo è stato completamente riallestito: alle pareti laterali, sono ora appesi tre dipinti di notevole interesse e qualità, pochissimo conosciuti, recuperati dai depositi del museo: una grande tela del pittore fiorentino Filippo Tarchiani (Firenze, 1576-1645), con l’Orazione di Cristo nell’orto (1615 circa), firmata dall’artista; la grandiosa tela (cm 350 x 212) raffigurante San Marco evangelista in trono, copia sostitutiva dell’originale di Fra’ Bartolomeo, già nella chiesa di San Marco, fatto trasferire da Ferdinando de’ Medici in Palazzo Pitti (dove ancora si trova), ed eseguita da Antonio Franchi, detto il Lucchese (1638-1709). Di notevole qualità è poi la tavola centinata raffigurante Sant’Agostino benedicente in trono (circa 1515-20), collocata sopra la porta verso le scale per l’ex-Dormitorio, attribuita a Ridolfo Bigordi, detto Ridolfo del Ghirlandaio (Firenze, 1483-1561).
Sono state inoltre eliminate le tende delle finestre del corridoio meridionale dell’ex-Dormitorio, che affacciano su piazza San Marco, sostituite con pannelli filtranti per la luce applicati sugli infissi. In tal modo, la veduta prospettica del corridoio che culmina con il busto del Savonarola in terracotta dipinta ha acquistato, se possibile, una ancora maggiore suggestione.
Infine, è stata realizzata la nuova App per arricchire e rendere più completa la visita del museo, scaricabile gratuitamente da Google Play o disponibile anche off-line all’ingresso del museo con QR-code. La App, in italiano, inglese e francese, sviluppata da A.N.D Ambienti Narrativi Digitali, a cura di Laura Pellegrini e Anna Soffici, è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione CR Firenze.
“Il Museo di San Marco non finisce di stupire – sottolinea Stefano Casciu, Direttore regionale musei della Toscana. – La nuova grafica si espande via via negli ambienti dell’antico convento; la App consente ai visitatori un moderno e qualificato accompagnamento alla visita (e per queste iniziative devo ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, sempre vicina ai nostri musei); e non ultimo il bellissimo recupero del Refettorio piccolo, dominato dal Cenacolo del Ghirlandaio, ambiente raffinato ed elegante che è stato restituito al suo equilibrio spaziale quattrocentesco, arricchito di nuove opere e opportunamente illuminato”.