GENT – La città di Gent, nelle Fiandre, celebra nel 2020 Jan van Eyck (Maaseik, 1390 circa – Bruges, 1441) con una grande mostra, a cura di Till-Holger Borchert, Jan Dumolyn e Maximiliaan Martens, con il coordinamento di Johan De Smet, ospitata al Museo di Belle Arti, che promette di offrire al visitatore un’esperienza unica.
Saranno presentate al pubblico circa dieci opere dello stesso artista e un centinaio di altre opere dell’epoca, come pure copie del XV e del XVI secolo dei dipinti di van Eyck, il cui originale è scomparso nel corso dei secoli.
Molte delle opere provengono da prestiti di prestigiose istituzioni internazionali come i Musei Vaticani o la Galleria Doria Pamhilj di Roma, il Prado e il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, la Gemäldegalerie di Berlino o il J. Paul Il Getty Museum di Los Angeles.
La mostra presenterà inoltre riuniti gli otto pannelli del Polittico dell’Agnello mistico, recentemente restaurati e in prestito dalla Cattedrale di San Bavone di Gent.
Nel 2020 i pannelli non lasceranno mai più la cattedrale, per cui la mostra al MSK è l’unica e ultima opportunità per poterli ammirare in un contesto più ampio.
Questo comunque non è l’unico elemento che rende la mostra assolutamente unica. Il museo presenta infatti anche nove dipinti su tavola dell’artista, tra cui la Madonna della fontana, dal Museo di Belle Arti di Anversa, l’Annunciazione dal Museo Thyssen-Bornemisza, il Ritratto di Baudouin de Lannoy dagli Staatliche Museen di Berlino e un “libro delle ore” illustrato di Van Eyck.
La mostra è il risultato della collaborazione con la Comunità fiamminga – Dipartimento Cultura, Giovani e media, Città di Gand, Toerisme Vlaanderen, Fabbrica della Cattedrale di San Bavone, UGent’s History and Art Teaching and Research Unit, Henri Institute for Medieval Studies Pirenne of the UGent, il Centro di Ricerche Fiammingo per le Arti nell’Olanda borgognone, e l’Istituto Reale per i Beni Culturali del Belgio (KIK-IRPA).
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