PARMA – Dopo un restauro durato quattro mesi, è stata ricollocata la cornice in legno dorato e intagliato disegnata dall’architetto Ennemond Alexandre Petitot a complemento del dipinto La Morte di Virginia di Gabriel François Doyen, del 1759.
Il dipinto di Doyen rappresenta simbolicamente il tassello iniziale delle collezioni della Galleria Nazionale. L’opera fu acquistata a Parigi nel 1760 dal duca Filippo di Borbone, su consiglio del ministro Conte Du Tillot, nell’intento di costituire una collezione di prestigio, degna di Casa Borbone. Conscio del ruolo della cornice a completamento di un’opera, il duca Filippo chiese all’architetto di corte Ennemond Alexandre Petitot di impreziosire il dipinto di Doyen. Petitot, consapevole che la cornice conferisce all’immagine una particolare completezza, disegnò una cornice preziosa ma senza eccessi: un perimetro semplice, a doppia modanatura, la prima bombata, l’interno incavato e con al centro, in basso e nella parte alta, in rilievo, un intaglio a fogliame. Unico vezzo a impreziosire l’opera, la ricca cimasa con mascherone e fogliame. Una volta finita la cornice l’opera nella sua interezza fu collocata negli appartamenti del duca Ferdinando di Borbone, come risulta dalla documentazione d’archivio.
Nel corso del riallestimento delle Collezioni avvenuto negli anni Ottanta del Novecento, il dipinto fu posto nel salone del Settecento, privato della cornice e lasciato nudo. Da quel momento questa splendida opera di artigianato è caduta nell’oblio, staccata dal dipinto e messa in un deposito.
Ritrovata in un magazzino “di fortuna” del Complesso, smontata in quattro pezzi, molto impolverata e attaccata da insetti xilofagi, da subito è stato evidente il suo critico stato di conservazione. Nella prima fase del restauro ci si è concentrati sulla disinfestazione dai parassiti del legno attraverso la permanenza in una camera anossica. Una volta ricomposta in tutte le sue parti, constatato che la decorazione a fogliame – sia nella fascia perimetrale che nella centinatura della sommità – aveva subito delle perdite, il restauro è proseguito con la pulitura, la ricostruzione degli intagli mancanti e la stuccatura di fori e parti lignee abrase. Infine, sono state integrate le dorature a foglia d’oro delle lacune.
La ricollocazione della cornice costituisce dunque per il Complesso Monumentale della Pilotta un momento di recupero e valorizzazione delle origini dell’immenso patrimonio conservato dall’Istituzione.