RIMINI – Aprirà in autunno il PART, nuovo museo di arte moderna e contemporanea di Rimini. Nel frattempo sono in arrivo importanti risorse finanziare per il suo completamento. Si tratta di un milione e 500mila euro che rientrano nel Piano strategico Grandi Progetti Culturali del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo), articolato nel triennio 2020-21-22. Le risorse per Rimini fanno parte dell’annualità 2020, seconda fase (circa 10 milioni complessivi). Il finanziamento ha ricevuto il via libera dalla Conferenza delle Regioni e sarà operativo non appena verrà formalizzato dal ministro e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il Museo è stato ricavato all’interno dei più antichi edifici medievali del centro storico, il duecentesco Palazzo dell’Arengo e il trecentesco Palazzo del Podestà, nell’ambito di un progetto condiviso con la Fondazione San Patrignano. In questo prestigioso spazio espositivo una consistente collezione d’arte, con opere di Mario Airò, Vanessa Beecroft, Domenico Bianchi, Alessandro Busci, Maurizio Cannavacciuolo, Sandro Chia, Enzo Cucchi e molti altri artisti.
L’obiettivo è far sì che il Part diventi parte integrante del sistema dei Musei di Rimini, integrandosi nello spazio museale condiviso con il Museo Fellini.
“È un’ottima notizia – dichiara il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi-, ed è il riconoscimento del valore straordinario di un museo inedito nel panorama internazionale. Un museo dove arte e sociale diventano tutt’uno, grazie all’accordo tra Comune di Rimini e Fondazione San Patrignano. È un tassello strategico della nuova rete museale di Rimini che, nello stesso spazio urbano, vede dialogare insieme l’arte moderna del Part, il museo dedicato a Federico Fellini e alla sua universalità, il teatro verdiano, il castello malatestiano e la piazza sull’acqua dominata dal Ponte di Tiberio. Ringrazio il presidente Bonaccini e la Regione – conclude Gnassi – per quello che è un investimento lungimirante per Rimini, per l’Emilia-Romagna e per tutto il Paese”.
Per il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini si tratta di “un ottimo risultato, perché andrà a coprire parte delle spese per il completamento e l’arricchimento di questo nuovo, bellissimo museo che aumenterà ancora di più l’attrattività di Rimini. Certo, il mare e il turismo balneare sono risorse importantissime, ma decidere di ampliare l’offerta, con nuove proposte e percorsi destinati a chi decide di trascorrere in Riviera le proprie vacanze, non può che essere una scelta vincente”.