BOLOGNA – – Dopo il successo della mostra Guercino nello studio, le sale della Pinacoteca Nazionale di Bologna che ospitano le opere del Seicento e del Settecento riaprono al pubblico sabato 30 marzo 2024 con un nuovo percorso espositivo, un nuovo allestimento e un’immagine rinnovata.
La revisione di questa sezione del museo si inserisce nel più ampio progetto di ripensamento dei percorsi e riqualificazione degli allestimenti museali avviato nel 2023 con quella dedicata al Rinascimento.
Un nuovo racconto per il Seicento e il Settecento
Il nuovo percorso, curato da Mirella Cavalli e Maria Luisa Pacelli, è stato progettato per una migliore comunicazione dei contenuti, una più efficace contestualizzazione delle opere e una lettura più lineare ed eloquente dello sviluppo della grande pittura bolognese del Seicento e del Settecento.
Il percorso si articola in nove sezioni che seguono un ordine sia cronologico che tematico, puntando l’attenzione su generi come la pala d’altare, il ritratto e il paesaggio. Particolare attenzione è dedicata al confronto tra le opere dei grandi maestri che hanno condizionato lo sviluppo dell’arte bolognese di questo periodo, come Ludovico, Annibale Carracci e Guido Reni, e quelle delle nuove generazioni di artisti.
Al genio del Guercino è dedicata la sala centrale e più grande di questa zona del museo, già coinvolta nell’allestimento della mostra “Guercino nello studio”. Ampio spazio è stato riservato anche a Giuseppe Maria Crespi, tra le figure più originali ed eccentriche del Settecento, alla famiglia Gandolfi e a Donato Creti. Il percorso termina con la sala dedicata all’“imperturbabile quiete dei paesaggi d’Arcadia”, che si contrappone al registro popolare delle opere di Crespi.
Il progetto di riallestimento e restauro
Il progetto di riallestimento è stato l’occasione per una campagna di monitoraggio e manutenzione conservativa straordinaria sulle opere coinvolte, grazie al lavoro di Elisabetta Polidori, Gisella Pollastro e Monica Vezzani.
L’allestimento è stato curato da Silvia Gaiba, architetto responsabile dell’Ufficio tecnico della Pinacoteca, che ha sviluppato un progetto in continuità con quello realizzato dallo Studio Bettini Architetti per la sezione del Rinascimento.
Un’occasione per riscoprire la grande pittura bolognese
La riapertura delle sale del Seicento e del Settecento della Pinacoteca Nazionale di Bologna rappresenta un’importante occasione per riscoprire la ricchezza e la varietà della grande pittura bolognese di questo periodo. Un nuovo percorso espositivo, un nuovo allestimento e un’immagine rinnovata per un’esperienza di visita ancora più coinvolgente e ricca di suggestioni.